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Andrea De Maria: Buona Scuola, buona legge

VIDEOINTERVISTA Andrea De Maria – Buona Scuola Buona Legge

Andrea De Maria, Responsabile Organizzazione e Formazione del Partito Democratico, affronta il tema del rapporto tra scuola e società ma anche tra società e politica in occasione della Summer School di FutureDem “Italia CheImpresa” a Taranto.

Dopo 12 mesi dal varo della riforma della Buona Scuola, una riforma anche criticata, come è cambiata la percezione della riforma sui territori ?

Credo che la Buona Scuola sia un esempio interessante di come se si discuta in un certo modo poi, alla prova dei fatti, il risultato che si ottiene sia vincente. Dall’assunzione dei precari al ruolo della dirigenza scolastica si è visto che alcune preoccupazioni poi non si sono dimostrate reali. Per me questo è anche un esempio del ruolo che deve assumere il partito: quando si fanno le riforme non basta farle in parlamento bisogna farle vivere nel paese, attraverso un’azione dal basso, fra le gente, di spiegazione, di ascolto, di discussione, di costruzione anche dal basso di un sostegno alle riforme.

Andrea De Maria: diffondere cultura e responsabilità d’impresa

Come lei ha sottolineato nel suo intervento, è importante diffondere la cultura dell’impresa nel paese. Che ruolo debbono avere in questo la scuola e la politica ?

Qua si fatta una riflessione molto interessante sul tema dell’impresa. Parlare di impresa significa discutere di molte cose: politiche pubbliche per sostenere il sistema della piccola e media impresa, di come valorizzare le esperienze più significative o più innovative, di come portare molti giovani a mettersi in gioco per creare sviluppo, a come oggi si debba costruire una grande alleanza tra lavoro e impresa, perché alla fine l’imprenditore che crea occupazione e ricchezza ha lo stesso interesse del lavoratore che lavora in quell’impresa rispetto alle scelte di politica economica che si fanno. Poi ho provato a citare un altro tema secondo me importante che è quello della responsabilità sociale dell’impresa: noi veniamo da anni di dottrina liberista che ha esaltato acriticamente il ruolo del mercato, ora dobbiamo ragionare su come anche l’impresa stia dentro ad un grande progetto di sviluppo ed inclusione sociale, di giustizia sociale.

In questo senso è possibile un cambiamento dal basso e che ruolo possono avere le scuole di formazione ed i partiti?

E’ chiaro che il partito non fa direttamente impresa, però il Partito Democratico intanto ha il compito di guidare il paese, e dunque di fare quanto stiamo già facendo: misure che rilancino l’economia, aiutino il paese e le imprese; di fare battaglie in Europa per un’Unione Europea che faccia più una politica di investimenti che consenta il rilancio dell’economia europea. E poi un partito politico influisce anche sulla cultura di un paese attraverso la cultura politica e quindi la riflessione su come oggi si fa insieme sviluppo e coesione sociale, si fa insieme crescita e unità sociale è una riflessione che un grande partito politico deve affrontare sul piano della cultura politica ed il dibattito di questi giorni, di questa Summer School di FutureDem è significativo proprio per questo, perché prova ad affrontare ad alto livello questi temi.

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Lorenzo Sciarretta

Parto dai difetti. Non riesco a star seduto e fermo, devo muovermi sempre per imparare facendo. Non mi piace star ad ascoltare, devo sempre dire la mia. Ma fortunatamente sono sopravvissuto per 18 anni. Da tre anni sono Rappresentante d’Istituto del Liceo A. Righi di Roma, dove porto avanti progetti per innovare e far vivere attivamente agli studenti la loro scuola. Da poco sono Consigliere del Consiglio dei Giovani della Città Metropolitana di Roma, e così, tra una cosa e l’altra, finisco sempre per discutere di scuola. Un signore un giorno mi disse “Quando arriverai alla mia età, capirai”. Mi dovrei preparare al peggio? Non ce la faccio, voglio intraprendere al meglio.