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Bambini: prevenire le infezioni

Ecco i consigli e le raccomandazioni degli esperti di WAidid, Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici per riconoscere e affrontare alcune delle infezioni più comuni che colpiscono bambini e ragazzi e che risultano particolarmente insidiose con la riapertura delle scuole e la ripresa delle attività sportive.

Infatti, spiega la prof.ssa Susanna Esposito, presidente di WAidid: “i locali chiusi, spesso eccessivamente riscaldati e frequentati da tanti bambini rappresentano un ambiente ideale per la diffusione dei virus, principali agenti eziologici delle infezioni nei primi anni di vita e durante l’età scolare; la trasmissione dei microrganismi è, poi, particolarmente facilitata dallo scambio degli oggetti che inevitabilmente avviene soprattutto tra bimbi piccoli, complice anche il sistema immunitario immaturo”.

Pediculosi del capo

La pediculosi del capo, è una infestazione del cuoio capelluto (soprattutto regione retro-auricolare e nucale) da parte di pidocchi adulti, larve o uova (lendini) e si trasmette per contatto diretto tra testa e testa infetta o attraverso l’utilizzo di pettini, spazzole, cappelli o caschi infestati. La pediculosi può essere asintomatica ma spesso provoca prurito intenso e lesioni da grattamento. Il periodo di incubazione è caratterizzato dallo schiudersi delle larve del pidocchio 6-10 giorni dopo la deposizione delle uova; il pidocchio raggiunge la maturità dopo 8-9 giorni. Il soggetto è contagioso finchè continua ad ospitare pidocchi o lendini vitali; la vita media del pidocchio sulla persona è di circa 1 mese.

Il trattamento consigliato: effettuare un’accurata ispezione del cuoio capelluto; trattare i capelli con prodotti specifici a base di piretrina in mousse o permetrina in gel o creme, lasciar agire in genere per almeno 10 minuti e risciacquare con acqua; sfilare tutte le lendini rimaste sui capelli servendosi di un pettine a denti molto stretti, partendo dalla radice dei capelli; ripetere il trattamento a distanza di 7-10 giorni; disinfestare le lenzuola e gli abiti che vanno lavati in acqua calda o a secco.

Scabbia

La scabbia, è una malattia parassitaria della cute causata da un acaro e si trasmette per contatto diretto cute-cute. Inizia con piccole macchie rosse e un intenso prurito, soprattutto notturno. Nei bambini al di sotto dei due anni, l’eruzione è spesso vescicolare con frequente localizzazione alla testa, collo, palmo delle mani e pianta dei piedi. Nei bambini più grandi vengono colpite in modo particolare le pieghe interdigitali (tra dito e dito), la zona dei polsi, gomiti e le pieghe ascellari. L’incubazione è di solito di 4-6 settimane.

Il trattamento consigliato: fare attenzione al contatto con le lesioni o, comunque, con la cute; lavare accuratamente lenzuola e capi d’abbigliamento; iniziare il trattamento specifico con una crema o lozione medicata per uccidere gli acari. È necessario applicare la crema sulla pelle di tutto il corpo e non solo sull’area che presenta l’eruzione. Di solito la crema deve rimanere sulla pelle da 8 a 12 ore prima di poterla lavare via, è necessario ripetere il trattamento dopo una settimana. La contagiosità del soggetto dura fino alla distruzione degli acari e delle uova.

Gastroenterite

La gastroenterite si trasmette per via orofecale ma anche per contatto e in alcuni casi per via respiratoria. A volte definita erroneamente “influenza intestinale”, la gastroenterite è un’infezione molto comune che riguarda lo stomaco e l’intestino ed è causata per lo più da virus come Rotavirus, che colpisce soprattutto i bambini più piccoli, Norovirus, che colpisce anche gli adolescenti e gli adulti, Adenovirus, che può causare anche sintomi respiratori o da batteri tra cui Salmonella e Clostridium difficile. Siano esse virali o batteriche, le gastroenteriti sono caratterizzate da sintomi quali nausea, vomito, diarrea o dolori addominali.

Il trattamento consigliato: nella maggior parte dei casi, quando si sviluppa una forma blanda di diarrea, i malati guariscono con un’adeguata idratazione. Tuttavia è consigliabile assumere anche probiotici, ossia microrganismi quali il Lactobacillus GG in grado di migliorare l’equilibrio della microflora endogena. Nei casi di diarrea acuta, la principale problematica è la disidratazione comune soprattutto nei bambini con meno di 2 anni di età. Vanno evitate le bibite ad alto contenuto di zucchero come i succhi di frutta confezionati che potrebbero aggravare la diarrea. E’ raccomandabile, poi, non smettere di mangiare, in pasti piccoli e frazionati (es. 6 pasti al giorno). Non vanno utilizzati né antibiotici né farmaci antiemetici.

Malattia “mani-piedi-bocca”

La malattia “mani-piedi-bocca” è una malattia esantematica molto frequente nei bambini dei primi anni di vita ed è caratterizzata da una faringite associata a un’eruzione cutanea di pustole, vescicole o bolle che si concentrano nel cavo orale, nel palmo delle mani e nella pianta dei piedi.

Il trattamento consigliato: la malattia ha generalmente decorso benigno, quindi tende di norma a guarire spontaneamente senza particolari complicanze. Va somministrato il paracetamolo in caso di malessere persistente o febbre ed eventualmente rimedi locali per attenuare il dolore in bocca e facilitare l’ingestione di cibo e liquidi.

Mononucleosi

La mononucleosi è causata dal virus di Epstein-Barr (EBV) ed è una malattia che si contrae attraverso lo scambio di saliva infetta. Molto comune soprattutto tra giovani e adolescenti è caratterizzata da sintomi come febbre, astenia, malessere, cefalea e linfonodi ingrossati.

Il trattamento consigliato: nella maggior parte dei casi, la malattia è risolvibile con una decina di giorni a riposo e con una terapia di supporto farmacologica con paracetamolo in caso di febbre. Il riposo e una buona idratazione contribuiscono, nella maggior parte dei casi, a rendere più veloce il processo di guarigione.

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