Avignone e Villeneuve lez Avignon

Non è possibile visitare la Francia meridionale e non recarsi ad Avignone: il Palazzo dei Papi è certamente da non perdere. Avignone, però, andrebbe accuratamente evitata ad agosto: l’afflusso di turisti è formidabile e trasforma questa bella città in una specie di bolgia (caldissima) dove la confusione regna sovrana.
Viceversa, si tratta di un luogo meritevole da ogni punto di vista e che apprezzerete ancor di più se varcherete il Rodano e visiterete anche Villeneuve lez Avignon dalla quale, tra l’altro, si gode di una vista bellissima sul Palazzo dei Papi (la foto di “copertina” credo lo testimoni indiscutibilmente). Anzi, se volete un consiglio, è proprio a Villeneuve lez Avignon che dovete rifugiarvi, soprattutto se contate di sostare in zona per la notte: graziosa, piacevole, quieta, un’atmosfera da borgo di campagna, è proprio un’oasi rispetto alla calca di Avignone all’ora di punta.
Avignone: la storia
Ma andiamo per ordine. Avignone deve il suo “successo” ad un passato veramente particolare. Situata in una posizione dominante rispetto al fiume Rodano e cinta interamente da mura più volte distrutte (quelle che vedete risalgono al 1356), Avignone, a partire dal 1274, appartenne al papato sebbene fosse situata all’interno del territorio del Sacro Romano Impero. Dall’altra riva del Rodano iniziava il Regno di Francia: insomma, un punto di comunicazione formidabile.
Questa particolare condizione fece probabilmente si che Clemente V (1305-1314), francese, quando scelse di abbandonare Roma e portare la sede papale in Francia (prima a Poitiers poi a Carpentras, vicino Avignone, nel 1313) guardasse proprio in questa direzione e che il suo successore, Giovanni XXII, vi si trasferisse nel 1316. I papi vi rimasero per oltre sessant’anni sino al pontificato di Gregorio XI (1370-1378): anche dopo il loro ritorno presso la Città Eterna, però, e fino alla Rivoluzione Francese, Avignone continuò a far parte dello Stato della Chiesa e ad essere governata da un legato pontificio.
Il Palazzo dei Papi è situato nel punto più alto della città ed è, forse, il più grande edificio al mondo in stile gotico. E’ nel contempo fortezza e palazzo ma anche chiesa: la Magna Cappella – ultimata nel 1351 e dedicata ai SS. Pietro e Paolo – ha le eccezionali dimensioni di52 m. x19 m. e non è il solo luogo sacro del palazzo. Sebbene i secoli, gli incendi e le vicende politiche lo abbiano spogliato dei suoi arredi e la maggior parte degli affreschi sia andata distrutta non è possibile non visitarlo: è un’opera splendida e veramente imponente.
Sulla medesima piazza affaccia anche un altro edificio di prim’ordine. E’ il palazzo dei Monnaies, ovvero la zecca: edificato nel 1619 è un grande esempio di architettura barocca la cui facciata è adorna di splendidi fregi.
Villeneuve lez Avignon, la visita
Ovviamente, Avignone è sinonimo di “Ponte”. Quello in questione – costruito per la prima tra il 1177 ed il 1185 grazie all’impegno del monaco Bénézet (poi divenuto santo) e poi ricostruito nella prima metà del secolo successivo – aveva una posizione assolutamente strategica poiché, come si è detto, metteva in comunicazione un impero, un regno ed un “distaccamento” dello Stato della Chiesa. Lungo originariamente 900 metri si articolava su 22 arcate: oggi ne rimane solo la parte sul lato di Avignone.
Poiché, però, l’attraversamento del Rodano è attualmente assicurato anche da ponti carrabili, possiamo passare sull’altra sponda ed andare a Villeneuve lez Avignon di cui abbiamo già detto.
La storia vuole che nel 1271 la Linguadoca venisse annessa alla Francia divenendo così la frontiera del Regno con il Sacro Romano Impero. Filippo il Bello decise così di costruire una fortificazione con il duplice scopo di difendere il confine ma anche di marcare il suo potere nei confronti del Papa che governava Avignone. Inoltre, la fortificazione conteneva e difendeva anche l’Abbazia di Sant’Andrea, il più antico monumento di Villeneuve.
Il castello è ancora lì e quello che rimane delle sue mura è percorribile sia sugli spalti che all’interno: una visita interessante – soprattutto se amate le fortezze – e che vi regalerà la miglior vista possibile su Avignone (del resto serviva proprio a controllarla).
Villeneuve ospita anche la Certosa benedettina di Notre Dame du Val fatta costruire da Innocenzo VI ed all’interno della quale risiede il suo monumento funebre. La cappella di S. Giovanni Battista – probabilmente preesistente alla certosa e appartenente all’originale palazzo cardinalizio di Innocenzo VI – presenta un ciclo di affreschi eseguiti da Matteo Giovannetti ovvero lo stesso artista a cui sono dovute buona parte delle decorazioni del Palazzo dei Papi.
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