Grand Central Terminal: shopping di lusso a Manhattan

Non credo che – con l’eccezione della stazione dell’alta velocità di Reggio Emilia progettata da Calatrava – le stazioni ferroviarie rappresentino nell’immaginario italiano possibile meta per visite cultural-turistiche.
A New York non è così ! Infatti , Grand Central Terminal o Grand Central Station (com’è più spesso chiamata) va proprio visitata. E vi dirò di più: potreste anche andarci a pranzo o a fare la spesa. Cosa che a me non verrebbe in mente di fare a Roma Termini e, probabilmente, neanche a voi.
Grand Central Terminal: il trionfo del Beaux Arts
Ma Grand Central Station è un’altra cosa. Intanto è un altro trionfo del neoclassico Beaux Arts newyorchese non dissimilmente dalla New York Public Library (gli anni sono quelli). Semplicemente monumentale e bella. Luminosa e splendente. Tutto tranne una stazione.
Il suo grande salone centrale di marmi chiari con le scalinate trionfali lo rendono più simile ad un magnifico salone dove vi aspettereste di sentir suonare il valzer per un ballo delle debuttanti. Il soffitto a volta affrescato con le costellazioni e 2.500 stelle, aiuta anch’esso.
Le tre grandissime vetrate presenti in ciascun lato illuminano il salone a giorno complice il marmo bianco. Ma, ancor più, sono i particolari a fare la differenza: i lampadari ammiccanti all’Art Nouveau, gli sportelli lustri di ottoni, l’orologio a quattro quadranti del chiosco informazioni che sembra uscito dalle pubblicità di una nota marca di cronografi svizzera.
Visitate Grand Central Terminal. Non ve ne pentirete. Del resto è lì, tra 42esima e Park: anche se non voleste, prima o poi ci finireste dentro comunque.
Grand Central Station: shopping mall di lusso a Manhattan
Inaugurato nel 1913, questo tempio del trasporto ferroviario non si è fatto certamente mancare nulla in termini architettonici e questo lo ha reso un landmark della Grande Mela. Ha poi però saputo evolversi trasformandosi da scalo ferroviario – che, per carità, è certamente ancora oggi ed ai massimi livelli di traffico – in una “galleria” di lusso. Se non ci credete, fate un giro sul suo sito http://www.grandcentralterminal.com/ che certamente non è il sito che vi aspettereste da una stazione ferroviaria. Infatti, di binari e locomotive si parla in un menù secondario: quello principale si occupa di shopping, dining, market e events. In più, per i “techsavy” c’è anche un bell’Apple Store.
E’ inutile che vi racconti io quello che potete vedere da soli: ristoranti e bar abbondano, e si mangia anche bene. Decine e decine di negozi di ogni mercanzia e, last but not least, un food market gourmet che la prima volta mi ha lasciato a bocca aperta.
Insomma, se invece che in albergo avete scelto di stare a Manhattan in un appartamento, è qui dove dovete venire a fare la spesa: al Grand Central Terminal.