Greenwich Village walk around

Tra i quartieri di New York – neighborhood in inglese – il Greenwich Village ha sempre rivestito un suo particolare ruolo. Ciò sia per la sua storia più antica che per quella relativa al XX secolo. Infatti, il Greenwich fu il centro della vita bohemien newyorchese per buona parte di quel secolo. Qui vissero decine di nomi noti delle varie arti e si svilupparono locali che videro le performance di artisti divenuti di fama mondiale.
Dagli anni ’60 fu poi uno dei centri attorno ai quali si sviluppò il gay liberation movement. Ancora oggi non mancano i locali e la musica ma il Greenwich Village si è piano piano trasformato in un quartiere residenziale upper class dove il costo degli immobili è tra i più alti di New York.
Ciò detto, se state pensando di visitare il Greenwich Village, questo articolo può darvi un’infarinatura generale per affrontare il giro. Viceversa, non mancano a New York le agenzie specializzate in tour a piedi del Greenwich e utilizzare una di queste è, secondo me, una buona idea.
Greenwich Village: i confini
Converrà iniziare con un po’ di geografia. Dov’è il Greenwich Village. Diciamo che si trova nel lato Ovest di Manhattan in basso, ovvero i suoi confini sono ad ovest il fiume Hudson, a nord la 14esima Strada, ad est Broadway e a sud Houston Street. Nel suo angolo nord ovest – a Gansevoort Street – si trovano sia il Whitney Museum che l’ingresso (sud) dell’High Line Park.
Washington Square – con il monumento a Giuseppe Garibaldi – si trova invece nell’angolo sud est.
Greenwich Village: un po’ di storia
Il Greenwich Village ha una storia antica che risale alle origini della colonizzazione di quel territorio che è oggi Manhattan. Per farla breve, fissando comunque qualche data, sappiamo che Manhattan fu scoperta nel 1524 da Giovanni da Verrazzano. Qui erano già insediati gli indiani algonchini i quali avevano un villaggio dal nome di Sapohanikan proprio nell’area dell’attuale Greenwich Village.
L’esplorazione dell’area fu poi dovuta a Henry Hudson, che navigava sotto bandiera olandese, e che vi approdò nel 1609. Nel 1625 gli olandesi vi fondarono New Amsterdam e la utilizzarono come porto commerciale. Ciò grazie alla sua posizione che consentiva il controllo dell’ingresso del fiume Hudson. Nel 1664 se ne impadronirono gli inglesi che le cambiarono il nome in New York in onore di Giacomo Stuart duca di York.
Fino a qui, però, la zona abitata di Manhattan era limitata alla porzione più meridionale, intorno alla sua punta sud. Viceversa, le aree più a nord erano utilizzate per attività agricole, come appunto Sapohanikan. Con l’arrivo degli inglesi, si creò qui un piccolo villaggio che dai documenti risulta essere chiamato Grin’wich nel 1713.
Lo sviluppo urbanistico del Village
Perché il villaggio incontrasse un vero sviluppo urbanistico, bisogna però attendere circa un secolo. Cioè quando intorno al 1820 ricorrenti epidemie di febbre gialla convinsero molti residenti della parte urbanizzata (sud) di Manhattan di muoversi più a nord in cerca di zone più salubri. Nacque così l’attuale Greenwich Village.
Sono questi gli anni in cui si costruiscono le semplici abitazioni definite Federal Style House e che possono ancora essere viste in Grove Street o Sullivan Street (e altrove). Tra le più pittoresche (vedi photogallery) quella nella quale abitò la poetessa Edna St. Vincent Millay (vedi photogallery) considerata l’abitazione più stretta del Village.
Il Grove Court
A proposito di Grove Street, non fatevi sfuggire un’occhiata a Groove Court.
In pratica, le costruzioni che si affacciavano sulla strada erano considerate di maggior pregio. Alle loro spalle, venivano costruite abitazioni a schiera (come Grove Court) alle quali si accedeva tramite un cancello comune non possedendo ingressi fronte strada.
Destinate ad inquilini meno abbienti, sono oggi invece particolarmente richieste.
Washington Square
Negli anni successivi, fin verso il 1860, arrivò poi una nuova ondata di urbanizzazione di più elevato tenore. Sono gli anni dello sviluppo dell’attuale Washington Square. Quest’ultima era stata utilizzata come cimitero per poveri (potter’s field) fino dal 1780 ma, con la crescente richiesta di spazi edificabili, venne riconvertita ad area residenziale.
Proprio da Washington Square parte 5th Avenue. Un’arteria iconica per New York a sua volta protagonista dello sviluppo urbano di Manhattan nei primi decenni del XX secolo.
Insomma, cosa cercare al Greenwich Village ? Certamente un’architettura residenziale dell’800 ormai quasi del tutto persa a Manhattan.
E poi storie e aneddoti dei suoi tanti abitanti famosi e dei grandi cambiamenti sociali a cui il Village fece da palcoscenico e testimone.
Un itinerario al Greenwich Village
Probabilmente la parte più interessante dal punto di vista architettonico è il rettangolo tra Hudson Street a ovest, Leroy Street a sud, Washington Square a est e Christopher Street a nord. Tra le strade più note Grove, Barrow, Commerce, Bleecker, Waverly.
Come detto, ci sono diverse proposte di tour. Noi abbiamo provato http://www.freetoursbyfoot.com e ci siamo trovati bene.
Per una fonte di informazioni veramente completa sul Village, consulterei il sito della Greenwich Village Society for Historic Preservation
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