Il Recupero del Castello di Montenero Sabino

L’approccio dell’intervento di consolidamento e di adeguamento sismico del Castello di Montenero ha considerato prioritario il confronto con le vicende storiche dell’edificio e la conseguente antropizzazione del territorio: in questo modo si sono evidenziate le fasi della costruzione e consentita la lettura di materiali e tecniche anche diversi che nel tempo hanno generato comportamenti differenziati della struttura.
L’intervento progettuale si è posto l’obiettivo di eliminare gli evidenti danni e pericoli causati dagli eventi sismici e la compatibile esigenza di creare degli stralci funzionali che hanno consentito di restituire alla disponibilità della collettività un importante patrimonio. Per questo l’intervento si è concentrato sulla ricomposizione dei diaframmi orizzontali, solai e coperture, con l’obiettivo di proteggere l’immobile dagli eventi naturali e rafforzare il comportamento strutturale dello stesso. Nell’esecuzione degli interventi si sono cercate con la Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Lazio le soluzioni tecniche che hanno consentito la valorizzazione delle componenti archeologiche, che se pur prive di una analisi stratigrafica, possono consentire una lettura completa dell’edificio.
Montenero Sabino: recupero del castello preservando le fasi storiche
L’atteggiamento culturale è stato incentrato sull’attenzione alle trasformazioni dell’edificio, cercando di preservare l’autenticità dell’opera ed il susseguirsi delle fasi storiche, anche le più recenti. Il finanziamento dei lavori è avvenuto con fondi della Presidenza della Regione Lazio – Sub Commissario al Sisma 1997 affidati all’Ente attuatore che è il Comune di Montenero. La gestione dell’immobile sarà del comune di Montenero in attesa che nuovi finanziamenti ne possano consentire diversi utilizzi.
I lavori hanno riguardato principalmente il grande salone del primo piano e gli ambienti affrescati dello stesso livello che circondano il grande cortile di ingresso con il corpo scala a servizio degli accessi ai suddetti locali. A protezione degli stessi sono state recuperate le coperture, ponendo attenzione alle antiche pendenze, alle tessiture dei solai ed ai materiali, con il duplice obiettivo di protezione e di adeguamento antisismico.
Identici principi hanno guidato il recupero dei solai, la tecnologia è stata differente per i due livelli, per le loro caratteristiche originarie. Nel primo livello il solaio, per preservare ritrovamenti archeologici, è parzialmente costituito da una lamiera grecata collaborante con la struttura in profilati di acciaio ed ancorata al massetto soprastante con appositi supporti. Nel secondo livello la tecnica è differente per le diverse esigenze strutturali, sono stati recuperati i soffitti a cassettoni, anche se la portanza degli stessi è stata trasferita a strutture orizzontali che rafforzeranno anche la resistenza delle travi antiche.
Lo scalone che consente l’accesso agli ambienti del primo piano invece è stato interessato da interventi puntuali nelle zone di maggior sofferenza, sono stati consolidati i pianerottoli e rafforzate le murature sofferenti con attenzione al recupero degli intonaci e degli affreschi.
L’edificio è stato dotato di strutture di servizio come i servizi igienici ed un sistema di illuminazione è stato predisposto per una puntuale attuazione nelle forme e nelle caratteristiche scaturite dal confronto con la Soprintendenza, l’obbiettivo è stato quello di consentire l’accesso e la fruibilità nel rispetto della conservazione. L’intervento ha migliorato le condizioni ambientali generali dell’abitato di Montenero eliminando una pericolo potenziale dal centro abitato e sia per il rischio di crolli che per la fatiscenza di alcune strutture.
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