Integrazione e Solidarietà al Centro Militare di Equitazione (CME)

Nella settimana dal 6 al 12 giugno 2011, il Centro Militare di Equitazione di Montelibretti (RM) con orgoglio ha ospitato due manifestazioni che hanno visto protagonisti oltre 200 ragazzi diversamente abili.
Il 9 giugno ha avuto luogo il saggio finale del corso di ippoterapia, eseguito con inestimabile gioia dai bambini diversamente abili delle scuole elementari e medie di Palombara Sabina (RM) e Poggio Nativo (RI), con un successo che ripaga in modo incommensurabile gli accordi e le intese istituzionali che lo hanno reso possibile.
Presso le strutture del Centro Militare di Equitazione, durante il corso i bambini sono stati costantemente seguiti dal team di esperte psicologhe del Comitato cittadino per l’integrazione e la solidarietà (COCIS.), dirette dalla Dott.ssa Francesca Tedeschi che da oltre un decennio collabora con il Centro, in stretta sinergia tra le istituzioni scolastiche, le famiglie ed il CME.
L’11 ed il 12 giugno, nel campo di Piazza di Siena del CME, nello stesso scenario che ha visto Campioni del calibro dei fratelli D’Inzeo, si sono svolte le gare del Campionato Regionale FISDIR (Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale), protagonisti oltre 200 ragazzi diversamente abili che hanno eseguito le prove di dressage e salto agli ostacoli, senza nulla invidiare ai colleghi delle categorie maggiori. I giovani che si distinguono per impegno, passione e risultati nell’equitazione sono inseriti nel programma agonistico delle associazioni in ambito paraolimpico.
Il COCIS CME è la prima associazione in Italia a gareggiare con lo stemma di un Centro militare, garantendo così alla pratica dell’ippoterapia, sempre più diffusa con evidenti risultati in campo comportamentale e sociale, un notevole risparmio di spese a carico delle famiglie dei giovani cavalieri, dato che il CME mette a disposizione strutture, cavalli, personale e ruoli logistici.
L’ippoterapia è aperta a tutti, non ci sono limiti di età o controindicazioni, favorisce nei praticanti benefici psicofisici, senso di sicurezza ed integrazione con il mondo circostante, provati da consolidati studi scientifici. Fondamentale il ruolo del cavallo, che si adatta perfettamente alla situazione percependo fin da subito la condizione del cavaliere, ed adattandovisi con mansuetudine. Studi in campo veterinario corroborano l’effetto terapeutico che avrebbe sul cavallo stesso l’impiego nell’ippoterapia.