Lago d’Orta incantato

Il Lago d’Orta è un luogo d’incanto. Di quelli dove, come si dice, il tempo si è fermato.
A differenza dei vicini Como e Maggiore – assolutamente più mondani e ben più frequentati dal turismo, qui regna una quiete diversa. Evidentemente molto apprezzata da coloro che lo scelgono come meta di vacanza.
Luogo antichissimo in termini di frequentazione umana, offre al visitatore non solo bellezze naturali assolute ma anche richiami culturali significativi.
Lago d’Orta: un po’ di storia
Infatti, l’area del lago viene cristianizzata nella seconda metà del IV secolo d.C. da San Giulio che vi edifica la basilica ancora oggi presente nell’isola che porta il suo nome, meta obbligata della visita del Lago d’Orta.
I Longobardi elevano l’area al rango di ducato (il Ducato di San Giulio) ed il castello posto sull’isola è testimone di momenti cruciali compreso un assedio (957) posto a Willa, moglie Re d’Italia Berengario da parte di Litolfo, figlio dell’imperatore Ottone I.
Dall’XI secolo, l’area del lago diviene poi un feudo ecclesiastico ed il principato vescovile dura (almeno formalmente) fino al 1817. Proprio questa vocazione ecclesiastica dell’area fa si che ancora oggi l’Isola di San Giulio sia un luogo di Fede. Lo è per la presenza della Basilica ma anche del convento che occupa il grande palazzo posto al centro dell’isola.
L’atmosfera che si respira passeggiando per i vicoli è di quiete e concentrazione. Non a caso tra di essi si sviluppano di due sentieri del Silenzio e della Meditazione.
La Basilica di San Giulio
Ecco dunque che la Basilica di San Giulio (sull’omonima isola) e la parrocchiale di Orta Santa Maria Assunta rappresentano entrambe due luoghi di visita di sicura soddisfazione. Soprattutto la prima – di origini particolarmente remote – offre un caleidoscopio di affreschi del ‘400 e del ‘600 nonché un magnifico ambone di marmo verde del 1130.
Sono certo che gli affreschi quattrocenteschi vi divertiranno. Evidentemente discendono da un’iconografia sacra popolare, finalizzata ad una descrizione didattica delle figure dei santi e dei loro martiri, ma, sebbene non dei capolavori, sono godibilissimi. In particolare i volti dei santi sono grandemente espressivi. Settecenteschi, invece, gli affreschi dell’abside e della navata centrale.
Scendete nella cripta, dove è custodito il corpo di San Giulio. In una saletta troverete quel poco che rimane della sua prima sepoltura (o, comunque, di una sepoltura molto antica). Quel poco è però di notevole interesse. La lastra tombale potrebbe essere l’originale (si ritiene che San Giulio sia morto nel 390 d.C.) e le tarsie marmoree (che riutilizzano in parte marmi romani) potrebbero essere state realizzate a Milano proprio in quel periodo.
Il Borgo d’Orta
Il borgo di Orta corre lungo la sponda del lago inerpicandosi in parte sulle pendici del suo monte. Raccolto, elegante, molto curato rappresenta senz’altro un’opportunità per una piacevole passeggiata.
La sua parrocchiale di Santa Maria Assunta – posta in cima al borgo di Orta San Giulio – è spiccatamente settecentesca. Bella, ariosa, dai colori brillanti. Una chiesa delle decorazioni vivaci, certamente di maniera, ma tutt’altro che noiosa.
Per raggiungerla dovrete percorrere da Piazza Motta (la piazza centrale di Orta) via Albertoletti a salire. Questo vi permetterà anche di vedere alcuni degli edifici più significativi di Orta: la Casa dei Nani, Palazzo Gemelli, Palazzo Penotti Ubertini.
Il Sacro Monte di Orta
Un cenno infine al Sacro Monte di Orta, altro must di una visita al Lago d’Orta. Si tratta di uno dei sette Sacri Monti del Piemonte che, insieme ai due presenti in Lombardia, dal 2003 sono Patrimonio Unesco.
Un Sacro Monte è un percorso artistico – spirituale. Più esattamente un luogo dove l’arte diventa ambasciatore di fede inducendo chi visiti questi luoghi alla meditazione su temi di carattere religioso.
Nello specifico di Orta, il Sacro Monte è dedicato a San Francesco e le venti cappelle delle quale si compone custodiscono statue ed affreschi che si pongono il fine di narrare particolari momenti della vita del Santo. Realizzato tra il ‘600 ed il ‘700, il Sacro Monte di Orta è un imperdibile momento di visita tra arte, fede e natura. Dal monte, poi, si gode di una vista di prim’ordine sull’Isola di San Giulio.