Museo Archeologico di Sofia: l’Oro dei Traci

Il Museo Archeologico di Sofia è un must nella visita della capitale della Bulgaria. E non si può che consigliarne una visita accurata e non, come affermano dissennatamente alcuni, correndo a tutta velocità a visitare la sala degli ori o, se preferite, dei tesori dei Traci. Ci sono diversi motivi per dedicare al Museo Archeologico di Sofia una visita di un paio d’ore. Partiamo dalla forma: il museo è ospitato in quella che era una volta una moschea e ne conserva la particolare forma del suo salone centrale. Passiamo alla sostanza: il museo consente di conoscere ed apprezzare le diverse fasi storiche attraversate dalla Bulgaria partendo alle preistoria per arrivare al Medio Evo. In realtà si va ancora oltre perché la loggia che corre tutto introno al salone centrale ospita una numerosa serie di affreschi provenienti da chiese oggi distrutte a partire dal XII secolo per arrivare al XVI.
Museo Archeologico di Sofia: le collezioni
La sala dedicata al neolitico ospita, tra gli altri reperti, alcune statue di argilla che rappresentano figure femminili dalle forme particolarmente abbondanti: tornano alla mente le misteriose “donne grasse” di Malta che però non sono certamente uniche nello scenario mediterraneo. Anzi, ci raccontano come anche l’antica Bulgaria fosse interessata a questa forma di espressione.
Spiccano le collezioni di bronzi, di tutte le epoche. Bello, ricco e ben esposto il lapidario romano, in primis cimiteriale. Interessanti i reperti alto medievali che testimoniano i secoli di passaggio tra la crisi dell’Impero Romano e la nascita del Regno di Bulgaria o, più correttamente, al Primo e Secondo Impero Bulgaro. A quest’ultimo, giustamente, è dedicata una sezione ampia che parte fin dalle sue origini per arrivare all’avvento della dominazione ottomana (681 – 1395) e che narra la storia di una sensibilità artistica mai venuta meno in questa terra capace di dialogare con le vicine ed importantissime culture greca e bizantina.
L’Oro dei Traci
Ai tesori dell’antica Tracia è dedicata la sala certamente più importante sia per la rarità che per la straordinaria qualità dei suoi reperti. Le scoperte archeologiche, anche recenti, nelle necropoli trace sono state eccezionali e credo che ci riserveranno ancora grandi sorprese. Certamente, il Tesoro di Vulchitrun, con i suoi quasi 13 chili di splendidi oggetti d’oro ad uso devozionale, rappresenta una delle due maggiori attrazioni essendo l’altra costituita dalla straordinaria maschera funeraria di Svetitsata. La sala del Tesoro dei Traci costituisce però una visita mozzafiato per decine di altri splendidi oggetti quali la raffinatissima corona d’alloro raffinatamente realizzata in una sottile lamina d’oro.
Non credo che le parole possano adeguatamente descrivere tanta bellezza. Mi auguro possano farlo le fotografie che seguono.
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