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Ragazzi a scuola: quale alimentazione?

“L’estate corre e l’inverno cammina” lo diceva Charlie Brown ma ne sono altrettanto convinti ragazzi e bambini che in questi giorni si trovano ad affrontare un importante appuntamento: il ritorno tra i banchi.

Come aiutarli ad affrontare con il piede giusto la chiusura degli ombrelloni e l’apertura della scuola? Si incomincia dalla tavola: alcuni nutrienti infatti possono influire positivamente nel processo di apprendimento e sulla memoria. Esiste, dunque, un’alimentazione per gli studenti che li aiuta nel rendimento

Vitamina B12, zinco e ferro per la memoria

Non facciamo mai mancare ai nostri studenti un adeguato apporto di vitamina B12 presente negli alimenti di origine animale. Molti studi infatti dimostrano che la mancanza di questo elemento è strettamente legata alla diminuzione della memoria. Gli alimenti di origine animale forniscono anche un adeguato apporto di zinco e ferro, elementi essenziali per garantire una funzionalità ottimale della rete neuronale e potenziare le attività cognitive.

Anche omega 3 e omega 6, presenti in buone quantità nel pesce azzurro e nell’olio extravergine d’oliva, rappresentano validi alleati nel consolidamento della memoria.

Ovviamente possiamo sfatare il mito per cui “mangiare pesce fa diventare intelligenti” ma è altrettanto dimostrato da diversi studi scientifici che l’apporto di fosforo e DHA, l’acido docosaesaenoico, di cui il pesce è ricco, è importante per un corretto funzionamento nervoso.

È pur vero però che il pesce non è un alimento particolarmente amato dai bambini: “nasconderlo” in delle polpettine con patate, per esempio, potrebbe essere una strategia vincente!!!!

Per studiare bene, ripartire i pasti

Occhio alla ripartizione dei pasti. Mai far mancare una ricca e sana colazione a base di latte o yogurt e cereali oppure fette biscottate o pane integrale con una spalmatina di marmellata indispensabile a mantenere alta l’attenzione nella prima parte della mattinata.

Importante è anche il momento della merenda di metà mattina, fatta con un frutto o con un piccolo panino leggero.

Massima attenzione deve essere rivolta al pranzo. Non appesantiamoli troppo con cibi elaborati altrimenti non avranno la forza e soprattutto la voglia di intraprendere le attività pomeridiane come lo svolgimento dei compiti. Maggiore infatti sarà il contenuto di grassi saturi del pranzo più difficile sarà la digestione. Via libera alla pasta o al riso conditi con verdure o ai legumi e un secondo leggero. Lo stesso vale per la cena: prediligere il pesce ad insaccati e a formaggi grassi.

Inoltre mai trascurare lo spuntino di metà pomeriggio: la sua importanza risiede nel fatto che i nostri bimbi oggi sono super impegnati ed un rimbocco di energia è indispensabile per evitare che arrivino affamatissimi a cena. Sì alla frutta, anche disidratata, spremute con qualche biscotto secco, yogurt, ciambelloni o crostate casalinghe, frullati, centrifugati ma anche frutta secca.

3 porzioni di frutta e verdura al giorno

In questo contesto non si devono dimenticare le famigerate tre porzioni al giorno di frutta e verdura di stagione indispensabili per garantire il giusto apporto di sali minerali e vitamine.

Spesso però i bambini non sono per niente entusiasti di trovare nel piatto lattuga, spinaci, cavolfiore o mele e pere.  Anche in questo caso è consigliabile dare sfogo alla creatività delle mamme! Per invogliarli a mangiare la frutta la si potrebbe presentare loro sottoforma di   frappe, frullati, centrifughe, ghiaccioli o crostate fatte in casa, così come la verdura potrebbe essere mascherata nel piatto, tritata in associazione con altri alimenti o trasformata in appetitose polpettine.

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Mariailaria Verderame

Mariailaria Verderame si è laureata con lode in Scienze Biologiche presso l’Università Federico II di Napoli e ha successivamente conseguito i titoli di Dottore di ricerca in Biologia avanzata e Cultore della materia per il Settore Scientifico Disciplinare BIO/06. Ha collaborato all’attività didattico-scientifica presso il Dipartimento delle Scienze biologiche della suddetta Università. L’interesse scientifico è da anni incentrato sulle problematiche relative alle interferenze alimentari di inquinanti ambientali ad azione xeno-estrogenica sulla sfera riproduttiva. Si è inoltre occupata della valutazione dello stato nutrizionale e riproduttivo a seguito di un regime alimentare di tipo biologico ricevendo un assegno di ricerca nell’ambito delle reti di eccellenze TEMASAV. Ha partecipato a numerosi Congressi nazionali e internazionali, a molteplici corsi di perfezionamento universitari e seminari di aggiornamento tecnico-scientifico in ambito nutrizionale. Vincitrice del premio Lisa de Conciliis 2013 “Ultime frontiere della biologia molecolare” conferito dall’Accademia di Scienze Fisiche e Matematiche in Napoli. È inoltre autrice di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste a diffusione internazionale.