Scuola

Alternanza Scuola-Lavoro: +139% nel 2015/16

Clicca qui di seguito per la VideoIntervista con Gabriele Toccafondi

Alternanza Scuola-Lavoro: 652.641 studenti delle scuole secondarie di II grado hanno partecipato a percorsi di alternanza Scuola-Lavoro nell’anno scolastico 2015/2016 a fronte dei 273.000 dell’anno 2014/2015, segnando un +139% di ragazzi interessati. In particolare, sono 455.062 gli studenti delle classi terze, quelli coinvolti per primi dall’obbligo previsto dalla legge ‘Buona Scuola’, che ha introdotto un numero di ore minimo da effettuare – 200 nell’ultimo triennio dei licei e 400 nell’ultimo triennio degli istituti tecnici e professionali – e uno stanziamento di 100 milioni all’anno per questo capitolo. Dei 455.062 ragazzi delle terze, il 50% sono studenti che frequentano indirizzi liceali, in cui si registra un vero e proprio boom di partecipazione all’alternanza.

I numeri del primo anno di attuazione dell’obbligo di alternanza previsto dalla Buona Scuola sono incoraggianti e importanti. Nelle classi terze, quelle direttamente coinvolte dalla riforma, ha partecipato il 90% degli studenti previsti –  dichiara il Ministro Stefania Giannini – con la riforma abbiamo portato l’alternanza fuori dalla sperimentazione, trasformandola in una pratica strutturale per migliorare l’occupabilità dei nostri giovani e contrastare la disoccupazione e il fenomeno dei Neet. Dopo un primo anno di grande dinamismo, in cui non sono mancate le difficoltà tipiche delle fasi di attuazione, ora dobbiamo lavorare tutti insieme, come sistema Paese, per innalzare sempre di più i livelli di qualità dei percorsi attivati”.

Alternanza Scuola-Lavoro: i numeri 2015/16

Con la Buona Scuola l’alternanza è diventata obbligatoria nell’ultimo triennio della scuola secondaria di II grado. I primi a partire con il nuovo regime sono stati i ragazzi delle classi terze dello scorso anno. La riforma ha stanziato 100 milioni all’anno per questo capitolo, 10 volte i fondi previsti negli anni precedenti.

Nell’anno scolastico 2014/2015, prima dell’obbligatorietà, gli studenti coinvolti erano 273.000 e il 54% delle scuole faceva alternanza. Nell’anno scolastico 2015/2016 hanno partecipato 652.641 ragazzi, con un incremento del 139%. Le scuole che hanno fatto alternanza sono passate dal 54% al 96%. I percorsi di alternanza attivi sono passati da 11.585 a 29.437 (+154%). Le strutture ospitanti sono state 149.795 (+41%).

Dove fanno alternanza scuola-lavoro gli studenti?

Soprattutto in imprese (36,1% dei casi), a scuola con l’impresa simulata o svolgendo attività interne, ad esempio nelle biblioteche (12,4%), nelle Pubbliche Amministrazioni (8,5%), nel settore No Profit (7,6%) e per la restante percentuale in studi professionali, ordini, associazioni di categoria.

In particolare, guardando alle sole classi terze, quelle che rientrano nell’obbligo previsto dalla legge, parliamo di 455.062 studenti su 502.275 iscritti in terza (il 90,6% del totale). Nell’anno 14/15 gli studenti di terza in alternanza erano 89.752 (17%).

Lo spaccato per indirizzo relativo alle classi terze è il seguente:

  • Studenti del Liceo: 227.308, erano 12.371 nel 14/15 (+1.737%)
  • Studenti degli Istituti Tecnici: 140.699, erano 31.592 nel 14/15 (+345%)
  • Studenti degli Istituti Professionali: 87.055 erano 45.789 nel 14/15 (+90%)

L’obiettivo per l’anno 2016/17 ? Arrivare a 1.150.000 di studenti in alternanza durante questo anno scolastico e 1,5 milioni a regime.

Nuovi strumenti per l’Alternanza Scuola Lavoro

Apre oggi il sito dell’alternanza Scuola-Lavoro, un portale Miur dedicato a famiglie, studenti, scuole e partner dell’alternanza dove si potranno trovare informazioni, dati e buone pratiche (www.istruzione.it/alternanza).

A disposizione delle scuole c’è poi il Registro Nazionale dell’Alternanza Scuola-Lavoro. La piattaforma sviluppata da Unioncamere e collegata al Registro delle Imprese che permette di individuare posizioni disponibili di alternanza e contattare le strutture ospitanti. Ad oggi sono iscritte oltre 500 organizzazioni tra imprese, pubbliche amministrazioni, ordini e organizzazioni no-profit che offrono oltre 7.000 posizioni.

Saranno inoltre previsti incentivi per le aziende che assumono studenti che hanno fatto alternanza. Il Ministero ha già stipulato 40 Protocolli nazionali, altre 70 partnership sono state attivate a livello locale.

I Campioni dell’Alternanza

Il programma “I Campioni dell’Alternanza” coinvolgerà un gruppo di 16 organizzazioni – aziende grandi e medie, Ordini professionali e Terzo settore – nel racconto e nella diffusione dell’alternanza attraverso progetti di qualità.

Si parte con Accenture, Bosch, Consiglio Nazionale Forense, COOP, Dallara, ENI, Fondo Ambiente Italiano, FCA, General Electric, HPE, IBM, Intesa Sanpaolo, Loccioni, McDonald’s, Poste Italiane e Zara per un totale di circa 27.000 posizioni di alternanza messe a disposizione per questo anno scolastico solo da questi partner.

Tutte queste organizzazioni sono accomunate da tre fattori: un numero significativo di ragazzi coinvolti, esperienze di qualità in cui si uniscono momenti pratici ad attività formative e informative, percorsi innovativi.

Tredici i settori di attività rappresentati: servizi, digitale, automotive, alimentare, ristorazione, finanziario, distribuzione, logistica, abbigliamento, arte e cultura, giuridico, manifatturiero, energia. Sul sito dedicato all’alternanza (www.istruzione.it/alternanza) sono presenti le schede di singoli progetti.

Clicca per VIDEO Lorenzo Sciarretta. Alternanza Scuola Lavoro: saper essere e saper fare 

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Lorenzo Sciarretta

Parto dai difetti. Non riesco a star seduto e fermo, devo muovermi sempre per imparare facendo. Non mi piace star ad ascoltare, devo sempre dire la mia. Ma fortunatamente sono sopravvissuto per 18 anni. Da tre anni sono Rappresentante d’Istituto del Liceo A. Righi di Roma, dove porto avanti progetti per innovare e far vivere attivamente agli studenti la loro scuola. Da poco sono Consigliere del Consiglio dei Giovani della Città Metropolitana di Roma, e così, tra una cosa e l’altra, finisco sempre per discutere di scuola. Un signore un giorno mi disse “Quando arriverai alla mia età, capirai”. Mi dovrei preparare al peggio? Non ce la faccio, voglio intraprendere al meglio.