Scuola

Fabio Fois: promuovere l’innovazione digitale nella scuola

Con Fabio Fois, candidato presidente del Secondo Municipio di Roma per il M5S, parliamo delle sue proposte relative al mondo della scuola ma anche del Consiglio dei Giovani che il 2° Municipio ha recentemente istituito.

Dopo 13 anni di scuola mi dicono che sono cambiato, grazie alle varie attività che ho intrapreso. Come ha vissuto gli anni scolastici e cosa ora la scuola rappresenta per lei?

Gli anni della scuola sono stati molto importanti per me, dalla elementari alle superiori un cammino che ha formato ciò che sono ora, non solo un percorso di studi che ha forgiato la mia cultura, ma soprattutto una storia coinvolgente dal punto di vista sociale e umano, dove le relazioni con i compagni e gli insegnanti sono state tanto importanti quanto ciò che ho studiato. Negli anni delle superiori in un istituto tecnico per geometri ho potuto imparare molte cose pratiche e professionali, poi crescendo ho cambiato completamente settore specializzandomi in informatica, ma questa è un’altra storia. Per me ora la scuola è un piacevole ricordo, ma sono convinto che oggi si deve fare tanto per migliorarla, affinché dia la possibilità ai ragazzi di non acquisire solo un bagaglio culturale, ma anche di permettere delle esperienze dirette e concrete con il mondo lavorativo.

La scuola è la culla del futuro non solo di una nazione ma anche dei singoli territori. Secondo lei che ruolo giocano nei municipi?

La scuola ha un’importanza fondamentale nei municipi, è uno dei punti principali di aggregazione dei quartieri, ed essa gioca un duplice ruolo  sia per mantenere vivo e attivo un territorio sia per  crescere i futuri cittadini consapevoli che dovranno salvaguardarlo. Tra scuola e municipio non ci devono essere confini, le attività scolastiche devono coinvolgere i cittadini verso la scuola e le attività ed eventi territoriali dovranno coinvolgere gli studenti verso il municipio.

Quali sono nel Secondo Municipio le criticità delle strutture scolastiche e quali invece i modelli da esportare?

Le criticità sono sicuramente la scarsa sicurezza sia per quanto riguarda la staticità delle strutture, che la non conformità agli standard di sicurezza richiesti. Un altro grosso problema, che riguarda le strutture più moderne, è quello della fabio fois M5S secondo municipio romapresenza di amianto, che ancora non è stato approfondito e che andrebbe sicuramente verificato.
La mancanza di palestre nelle scuole è un’altra criticità, nella Winckelmann per esempio la palestra è chiusa da molti mesi,  la cultura dello sport non può essere lasciata indietro. Un buon esempio invece può essere quello del valore storico ed architettonico di alcuni edifici come quello del liceo Avogadro e del Righi stesso, quest’ultimo nel Primo Municipio: è importante che lo stato rimanga in possesso di tali strutture e che le mantenga in buone condizioni, rinnovandole tenendo conto degli aspetti strutturali e di sicurezza, ma senza comprometterne la bellezza ed il valore.
I contest che coinvolgono gli studenti delle scuole medie e superiori sono ottimi per stimolare ed espandere i loro interessi. Un esempio virtuoso recente è l’istituto Avogadro vincitore della gara nel 2016 “USiena game: gli studenti delle superiori incontrano le scienze”.

Il Volontariato a Roma e in Italia rappresenta una forza inestimabile. Nelle scuole il personale, i genitori e gli studenti sempre più spesso scendono in campo per migliorare le strutture, sostituendosi in un certo senso al ruolo del Comune e delle Istituzioni. Qual è il limite da non superare?

Sicuramente è sempre positivo che le famiglie si occupino da vicino delle attività e dei problemi delle scuole, ed è un comportamento che andrebbe incentivato: questo è un segno di senso civico, e dell’importanza che essi danno all’educazione dei figli e delle future generazioni. I limiti da non superare sono ovviamente non pretendere di imporre delle scelte al personale scolastico, poiché andrebbe a danneggiare piuttosto che migliorare la qualità dell’insegnamento: gli insegnanti, i dirigenti scolastici, debbono avere la massima libertà di scelta e di pensiero per poter operare al meglio. Altro limite da non superare è il sostituirsi delle famiglie allo Stato: sia per quanto riguarda i materiali, che per i rapporti personali (come si è detto sopra). Una scuola in cui lo Stato non sia in grado di fornire tutti i servizi e le attività connesse all’educazione rischia di indebolire il senso civico degli studenti come dei genitori e il loro senso di appartenenza con il risultato di creare degli individui, non dei cittadini.

Una cosa, che da Presidente di Municipio, migliorerebbe e una cosa che cambierebbe radicalmente nelle scuole.

Il mio auspicio è migliorare l’Integrazione, condivisione e partecipazione tra scuola-famiglia-istituzione. Rispondere alla domanda cosa cambierei radicalmente nelle scuole è garantire a tutti, secondo ovviamente le fasce di età e tipo di formazione scolastica, la possibilità di valorizzare quanto appreso sui libri. Altra cosa da fare è supportare e promuovere l’innovazione digitale nella scuola per dare ai nostri studenti le chiavi di lettura del nostro futuro. Di notevole importanza ed estrema urgenza, è migliorare la sicurezza degli edifici e ripensare completamente il modo in cui vengono organizzate le attività extrascolastiche.

Nell’ultimo Consiglio del Secondo Municipio è stato approvato il Consiglio dei Giovani municipale. Lei e il M5S intendete proseguire questo percorso e come? Quanto è importante che i giovani siano politicamente rappresentati anche a livello municipale?

Credo fondamentale il supporto e l’aiuto dei giovani che sono la linfa e l’energia per il cambiamento. Pertanto sono favorevole a contribuire e valorizzare lo sviluppo di iniziative volte a favorire una politica di integrazione dei giovani nella vita politica. Il M5S crede che dare maggiore fiducia ai giovani nel collaborare con le istituzioni, sia utile per promuovere ed elaborare progetti. Ritengo essenziale che i giovani familiarizzino con i valori di Unità, Libertà, Giustizia sociale nel corso della loro vita e possano vivere la democrazia in azione partecipando alle varie iniziative.

Share Button

Lorenzo Sciarretta

Parto dai difetti. Non riesco a star seduto e fermo, devo muovermi sempre per imparare facendo. Non mi piace star ad ascoltare, devo sempre dire la mia. Ma fortunatamente sono sopravvissuto per 18 anni. Da tre anni sono Rappresentante d’Istituto del Liceo A. Righi di Roma, dove porto avanti progetti per innovare e far vivere attivamente agli studenti la loro scuola. Da poco sono Consigliere del Consiglio dei Giovani della Città Metropolitana di Roma, e così, tra una cosa e l’altra, finisco sempre per discutere di scuola. Un signore un giorno mi disse “Quando arriverai alla mia età, capirai”. Mi dovrei preparare al peggio? Non ce la faccio, voglio intraprendere al meglio.

Un pensiero su “Fabio Fois: promuovere l’innovazione digitale nella scuola

I commenti sono chiusi.