Le Interviste

I Lions e le nuove povertà

I dati della crisi sono chiari e terribili: il PIL sceso del 2.4% nel 2012 ha perso un ulteriore 1.9% nel 2013. La disoccupazione attestatasi al 10.7% nel2012 haraggiunto quota 12.7% nel2013. A gennaio di quest’anno ha raggiunto il 12.9% mentre il tasso di disoccupazione giovanile, (tra 15 e 24 anni di età), sempre a gennaio, ha raggiunto il 42,4%. Il 58,1% dei disoccupati cerca lavoro da un anno o più (dato IV trimestre 2013). Dietro i numeri si stagliano le storie drammatiche dei singoli. Soprattutto di coloro i quali la crisi ha improvvisamente reso poveri: precipitati da condizioni economiche apparentemente “sicure” nell’indigenza. I “nuovi poveri” appunto.

Di fronte ad una simile emergenza i Lions Club italiani – 45.000 persone appartenenti ad oltre 1.300 Club presenti in ogni Regione – che da quasi sessant’anni operano nel nostro paese a favore dei più deboli, si sono dati l’obiettivo di comprendere le specificità del fenomeno e mettere a punto risposte specifiche per il problema delle “Nuove Povertà” identificate come Tema di Studio Nazionale 2013 – 2014 dei Lions italiani. Così, si sono riuniti a Cagliari sabato 15 marzo in un convegno dal titolo “Dall’associazionismo al disegno di una società civile; dalle analisi alle proposte: le nuove povertà” per focalizzare quanto fin qui fatto e lanciare nuove iniziative.

lions nuove povertàNumerosi sono i settori dove i Lions già oggi intervengono: sportelli per il cittadino, aiuti alimentari, case di accoglienza, borse di studio e supporto all’inserimento nel mondo del lavoro.

In questi ultimi anni assistiamo ad un preoccupante aumento di “Nuovi Poveri”, ma chi sono questi sfortunati che improvvisamente si vedono piombare addosso una condizione in cui non possono più provvedere a far avere alla propria famiglia una vita decorosa? – ha spiegato aprendo i lavori Elia Balzarini, Coordinatore per il Distretto Lions 108L del Tema di Studio Nazionale – Sono persone che improvvisamente vedono variare significativamente il loro bilancio, che si vedono aumentare il costo del mutuo, che vengono colpire se stessi od un familiare stretto da una malattia “costosa” che erode la propria disponibilità economica, persone che perdono il lavoro, commercianti e artigiani che falliscono per la crisi economica portandoli, a volte, anche al suicidio (un suicidio ogni due giorni e mezzo solo nel 2013), famiglie che si separano e dove uno dei componenti è costretto a lasciare la casa familiare affrontando una vita precaria e densa di sacrifici. Noi Lions dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo sensibilizzare le Autorità e sponsorizzare la proposta di leggi adeguate, aprire sportelli di ascolto presso i Municipi. Insomma fare in modo che questi sfortunati si senta un po’ meno soli e che qualcuno cerca di fare qualcosa per modificare la loro vita“.

Clicca e guarda la videopresentazione di Elia Balzarini


Nell’intervento successivo “Crisi del diritto e nuove povertà”,Gianfranco Amentaha evidenziato il rapporto il nesso di causa – effetto esistente tra sistema legislativo e nuove povertà.

Le ‘nuove povertà’ sono anche il frutto di una legislazione emergenziale formulata per soddisfare esigenze settoriali – ha affermato distretto 108YB lions nuove povertàGianfranco Amenta, Professore di Diritto Privato presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Palermo e Governatore del Distretto Lions 108YB – siamo in presenza di una crisi, peraltro ciclica, del diritto che conduce alle conseguenze di disagio sociale. Solo ripristinando l’equilibrio normativo potrà superarsi l’attuale contingenza. Una siffatta legislazione si pone in contrasto con i principi che trasformano la volizione del legislatore con la condivisione dei consociati, rapporto necessario per trasformare un provvedimento legislativo in diritto. Il quadro normativo di riferimento che, nel nostro Paese, disciplina gli aspetti economici, si pone in contrasto anche con il sistema dettato dalla nostra Carta costituzionale. Il riferimento poi alle imposizioni comunitarie appare un modo per sviare l’attenzione dalla deficienza normativa”.

In particolare sui giovani si è incentrato l’intervento di Franco Esposito che ha, tra l’altro, portato alla conoscenza dei presenti i risultati di una specifica indagine campione sviluppata dai Lions.

“Gli squilibri, le povertà economiche e sociali, il disorientamento, sono stati generati dal trionfo di un modello economico-finanziario che non ha più l’Uomo al centro dei suoi interessi. Occorre dunque riposizionare i concetti di ‘sviluppo’, di ‘ricchezza’, di ‘crescita economica’, in funzione del bene comune, inteso come miglioramento delle comunità degli uomini. Occorre ricollocare l’Uomo e la natura, i loro valori e la loro salvaguardia, al centro di ogni politica economica. Occorre ridefinire il ‘contratto’ tra Stato e cittadini, troppo spesso ridotti al rango di sudditi senza diritti – ha affermato Franco Esposito, Past Governatore del Distretto 108A – Una delle componenti più colpite è quella giovanile. A titolo di campione sono stati effettuati nove incontri con classi di studenti delle principali scuole superiori di una città capoluogo, per complessivi 300 studenti circa. Gli incontri hanno permesso di evidenziare la grande difficoltà di molti giovani a partecipare come ‘reali attori del cambiamento’, in mancanza di una coscienza e consapevolezza sufficientemente radicate .Il Lions Club International può e deve impegnarsi per incrementare quella consapevolezza e suggerire proposte per un ridisegno non più procrastinabile. Nel convincimento che la  presa di coscienza precede la condivisione , e che la condivisione è l’anticamera della coesione. E’ solo attraverso la costruzione di questa ‘filiera immateriale’ che sarà possibile affrontare un percorso di reale cambiamento”.

La difficoltà a finanziare investimenti ed, ancor di più, nuove iniziative imprenditoriali è stata fortemente acuita dalla crisi e dalla conseguente riduzione nell’erogazione di credito bancario. I Lion italiani hanno sviluppato una propria progettualità per fronteggiare questa emergenza.

lions nuove povertà michele serafini“Il Microcredito è una forma non tradizionale di erogazione di finanziamenti a favore di progetti imprenditoriali presentati da imprese di piccole dimensioni, prevalentemente a conduzione familiare, socialmente deboli, con un’idea imprenditoriale meritevole di sostegno finanziario, ma purtroppo prive delle garanzie di regola richieste dal sistema bancario – ha spiegato Michele Serafini, imprenditore egli stesso e Governatore del Distretto TA1 – Da un’attenta analisi dei bisogni e dal collegamento con il tema di studio nazionale sulle Nuove Povertà è nato questo progetto attraverso la creazione di un gruppo di coordinamento formato oltre che da me dal PDG Elena Appiani e dal PDG Sebastiano Di Pietro per dare esecuzione al protocollo d’intesa siglato con l’Ente Nazionale del Microcredito. Sono stati necessari due anni di studio e progettazione per realizzare un service tutto Lions, dove i soci sono protagonisti non solo per la raccolta fondi, ma anche per la capacità professionale che possono spendere a favore del progetto. Attraverso l’attivazione di sinergie e nell’ambito di un nuovo modo di essere al servizio della comunità, è stato possibile realizzare un progetto utilizzando strumenti di finanza etica, che oggi è stato reso disponibile a tutti i Lions Club, che vedono in questo progetto una possibilità di fornire una risposta concreta alle difficoltà di accesso al credito.

lions nuove poverta cagliari 15032014Ermanno Bocchini, professore di diritto commerciale della Facoltà di Economia e Commercio dell’Università Federico II di Napoli e Past Direttore Internazionale dei Lions, ha puntato l’attenzione sui paesi in via di sviluppo e sul ruolo che i Lions devono esercitare in queste aree: “Gli esperti delle Nazioni Unite ci dicono che nessun paese dell’Africa e del mondo è uscito dal sottosviluppo grazie agli aiuti umanitari ! Perché? Perché ,come ha detto Nelson Mandela , la povertà non è una catastrofe naturale , ma una sventura creata dagli uomini. Cosa fare? Il Centro internazionale Lions di ricerche per lo sviluppo e la pace dei popoli “Cittadinanza Umanitaria” ha redatto un Rapporto presentato al Comitato esecutivo della Lions Club International Foundation  già nel 2008 incentrato su due linee guida: gli aiuti umanitari devono diventare investimenti umanitari, poiché la natura etica della donazione non è garanzia di allocazione ottimale delle risorse; il nuovo programma di aiuti umanitari risponde a questa semplice logica: aiutiamoli oggi a non chiedere più aiuto domani. Il Centro ricerche “Cittadinanza umanitaria” ha attuato il Rapporto, costituendo in Africa, nel Mali, nel 2012, la prima Cooperativa Lions ‘Cittadinanza umanitaria’, formata da 20 giovani africani, con capitale umano totalmente africano, creato dal Centro Ricerche presso l’Università Luiss di Roma .La Cooperativa, a sua volta, ha costruito sul suolo donato dal villaggio africano di Soufurulaye, un vero e proprio Campus ‘Cittadinanza umanitaria’ ,formato da  una fattoria; una Scuola ed Asilo; un’Infermeria di Campo; un Terreno per  la coltivazione dei prodotti agricoli che vengono poi trasformati dalla Fattoria e venduti sul mercato, con la creazione di reddito autonomo. Il finanziamento Lions sta per cessare con l’inaugurazione imminente del Campus”.

Ha concluso il convegno l’intervento di Salvatore Trigona, medico e Lion, che ha messo in luce il ruolo attivo svolto dai Lions in ambito sanitario per contrasto alle nuove povertà.

“La So.San., Organizzazione Lions per la Solidarietà Sanitaria Onlus coordina le attività di servizio umanitario dei medici Lions  in 11 anni di attività ha effettuato 75 missioni di volontariato nei paesi che manifestavano gravi carenze in ambito sanitario – ha spiegato Salvatore Trigona, Presidente di So.San – oggi, però, alla luce della grave situazione economica in cui versa il nostro paese, abbiamo deciso di svolgere la nostra azione anche in Italia. Abbiamo infatti lanciato il Progetto Sanitario Lions per i nuovi poveri italiani proponendoci di offrire assistenza sanitaria di base e specialistica a coloro i quali, trovandosi in stato di bisogno, hanno difficoltà ad accedere all’assistenza sanitaria e al pagamento del relativo ticket sia per le visite specialistiche che per l’acquisto di farmaci. Abbiamo predisposto in collaborazione con i Lions locali e la SO.SAN., alcuni avviati altri in via di allestimento,  ambulatori gratuiti ad Arezzo, a Cervia, a Viterbo e a Altamura dove contiamo di effettuare visite specialistiche e distribuire anche farmaci grazie al Banco dei Farmaci. L’obiettivo, nei prossimi mesi, se il voto al prossimo Congresso Nazionale Lions di  Vicenza ci sarà favorevole, di creare strutture più grandi, poliambulatori plurispecialistici, sul territorio nazionale con progetti Lions, gestiti da Lions, di proprietà Lions, come già esistono in tanti paesi del mondo”.

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