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Rapporto Fumo OMS: ancora 1.1 miliardi di fumatori al mondo

Sono molte le nazioni i cui governi si impegnano nella prevenzione dei danni del fumo. Oggi sono 5 miliardi le persone che vivono in paesi che hanno introdotto il divieto di fumo, le avvertenze sulle confezioni e altre misure efficaci di controllo del tabacco, quattro volte di più di dieci anni fa.

Ma molti paesi non stanno ancora attuando adeguatamente queste politiche che possono salvare vite umane, tra cui quella di aiutare le persone a smettere di fumare.

Anche se il consumo di tabacco è diminuito nella maggior parte dei paesi, l’aumento della popolazione ha fatto si che il numero totale di persone che usano il tabacco sia rimasto elevato. Attualmente si stima che vi siano circa 1,1 miliardi di fumatori, circa l’80% dei quali vive in paesi a basso e medio reddito (LMIC).

VII Rapporto OMS sull’epidemia globale del tabacco

OMS Rapporto TabaccoIl settimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS sull’epidemia globale del tabacco analizza le azioni dei vari paesi finalizzate ad attuare le misure della Convenzione dell’OMS per la lotta al tabagismo (Framework Convention on Tobacco Control – WHO FCTC) che hanno dimostrato di ridurre la domanda di tabacco.

Queste misure, come gli interventi “MPOWER”, hanno dimostrato di poter salvare vite umane e, nel contempo, ridurre la spesa sanitaria dovuta ai danni del fumo.

Il rapporto MPOWER è stato lanciato nel 2007 per promuovere un’azione governativa su sei strategie di controllo del tabacco in linea con la FCTC dell’OMS:

  • monitorare l’uso del tabacco e le politiche di prevenzione
  • proteggere le persone dal fumo di tabacco.
  • offrire aiuto per smettere di fumare.
  • sensibilizzare la popolazione sui pericoli del tabacco.
  • applicare i divieti di pubblicità, promozione e sponsorizzazione del tabacco
  • aumentare le tasse sul tabacco.

Rapporto OMS sul fumo: alcuni dati

Dal rapporto OMS 2017 sull’epidemia globale del tabacco a quello 2019, si rilevano diversi miglioramenti:

  • 36 paesi hanno introdotto una o più misure MPOWER al più alto livello di realizzazione.
  • oltre la metà della popolazione mondiale – 3,9 miliardi di persone che vivono in 91 paesi – può contare su avvertenze anti fumo riportate sulle confezioni di sigarette: si tratta della misura MPOWER con la più alta copertura di popolazione e il maggior numero di paesi coperti.
  • la maggiore crescita nella copertura della popolazione è stata registrata nella tassazione del tabacco. La copertura demografica di questa politica MPOWER è quasi raddoppiata, passando dall’8% nel 2016 al 14% nel 2018. Ma, pur essendo il modo più efficace per ridurre il consumo di tabacco, la tassazione è ancora la politica MPOWER con la più bassa copertura della popolazione.
  • dei 5 miliardi di persone protette da almeno una politica MPOWER, 3,9 miliardi vivono vive in paesi a basso e medio reddito LMIC (ovvero il 61% di tutte le persone nei LMIC).
  • 59 paesi non hanno ancora adottato un’unica misura MPOWER al più alto livello di realizzazione – 49 sono LMIC.
  • nei 34 paesi a basso reddito del mondo, 17 oggi hanno almeno una politica MPOWER in atto a livello di best practice rispetto ai 3 del 2007

Rafforzare i servizi di supporto per smettere di fumare

L’ultima edizione del rapporto si concentra sui progressi compiuti dai paesi per aiutare i consumatori di tabacco a smettere di fumare.

Oggi 2,4 miliardi di persone vivono in paesi che forniscono servizi di supporto per smettere di fumare (2 miliardi in più rispetto al 2007). Ma solo 23 paesi stanno fornendo questi servizi a livello di best-practice, il che li rende la misura MPOWER più sotto-attuata in termini di numero di paesi che offrano una copertura completa.

I servizi per la cessazione del tabagismo includono linee telefoniche dedicate gratuite, servizi di “mCessation” per raggiungere popolazioni più ampie tramite telefoni cellulari, consulenza da parte dei servizi sanitari nazionali e terapia sostitutiva alla nicotina a tariffe di copertura dei costi.

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Alessia Gerli

Alessia Gerli ha studiato grafica all'IED di Roma ha esordito occupandosi di editoria nella rivista che ha raccontato la musica negli anni 80 e 90, Ciao 2001. In oltre vent'anni di attività si ? occupata di grafica pubblicitaria a tutto tondo, disegnando loghi e campagne. Appassionata calligrafa e amante dell'arte in tutte le sue diverse espressioni, da sempre ricerca la contaminazione tra questi mondi come fonte di ispirazione per i suoi progetti grafici.