Le Interviste

Intervista a Franco Piersanti, sindaco di Cottanello

Franco Piersanti, Sindaco di Cottanello, guida una Giunta che con passione si dedica alla valorizzazione del patrimonio culturale ed artistico della sua comunità. SalutePiù lo ha incontrato per fare il punto sul cammino fin qui percorso e sui progetti futuri.

Sindaco Piersanti, il centro storico di Cottanello è visibilmente ben tenuto e curato. Quali interventi ne hanno caratterizzato il recupero ?

Il nostro obiettivo è sempre stato quello di rispettare gli assetti urbanistici e le soluzioni architettoniche originali. Nel tempo, reperendo finanziamenti regionali, ma mettendoci da parte nostra tanta passione e dedizione, siamo riusciti a restaurare l’antica cinta muraria, le pavimentazioni, il palazzetto in cui ha sede il Comune e Palazzo Rinaldi, che oggi ospita l’Unione dei Comuni della Val d’Aia ma che vorremmo adibire a museo archeologico e di cui magari le racconterò in seguito. Si è trattato in taluni casi di lavori completati con tempi molto lunghi, basti pensare al recupero delle mura ed alla realizzazione al lato di esse dell’attuale circonvallazione: la progettazione partì addirittura negli anni ’80 ma solo nel 2009 siamo riusciti a completare l’opera. L’importante, però, è di esserci riusciti perché ci ha permesso di recuperare il lato più problematico dell’abitato, quello che guarda verso Rieti, che era fortemente compromesso dal punto di vista urbanistico ed in alcuni punti ridotto ad una discarica di materiali vari. Oggi ha ripreso l’aspetto di un tempo rivelando la sua natura di cinta muraria poi adattata, nel tempo, ad accogliere abitazioni. Non va poi dimenticato il recupero del Convento dei Frati Agostiniani: dopo il restauro, è diventato un ostello che consente a Cottanello di ampliare la sua offerta di ospitalità che può contare anche su due agriturismi e due case vacanza per un totale di circa 50 posti letto.

E per il futuro, cosa vi proponete ?

Innanzitutto, siamo già all’opera per intervenire sulle facciate degli edifici che si affacciano sulla cinta muraria sia per il recupero delle facciate stesse che per eliminare tutti quei cavi, ad esempio elettrici, oggi a vista. Poi, come le anticipavo, c’è il progetto del Museo Archeologico che dovrebbe accogliere i reperti rinvenuti nella nostra villa romana di Collesecco durante le indagini effettuate dagli anni ’70 ed in deposito presso Villa Adriana per oltre 40 anni, e che ora sono custoditi presso il nostro Comune. L’edificio che dovrebbe accoglierli è pronto, adesso stiamo cercando i fondi per realizzare il museo. Infine, abbiamo richiesto di entrare nel Club dei Borghi Più Belli d’Italia: per noi sarebbe una grande soddisfazione oltre che un ulteriore fattore di promozione del territorio.

La villa romana è un tesoro di cui andate giustamente fieri. Poi c’è la cava del marmo di Cottanello ….

Si, è un altro dei nostri tesori. Il marmo di Cottanello, rosso con venature bianche e grigie, era già noto ed utilizzato dai tempi dei romani ma ha poi trovato un suo momento di gloria nel XVII secolo quando venne impiegato in San Pietro per realizzare 44 colonne ma anche in altre chiese e palazzi romani. Per ottenere una maggior tutela di questo patrimonio, ed anche dell’Eremo di San Cataldo, altro vanto di Cottanello, abbiamo chiesto alla Regione Lazio di riconoscere per entrambi la qualifica di “Istituzione Monumentale”

Cottanello è terra di castelli, nel territorio comunale ci sono anche i resti della rocca di Castiglione. Esiste qualche iniziativa che la riguarda ?

Castiglione è una vestigia di quando il passaggio attraverso il territorio di Cottanello costituiva un percorso obbligato per raggiungere la piana reatina. La strada che oggi consente un rapido collegamento, fu realizzata solo nel 1888: fino ad allora si doveva passare attraverso i sentieri che attraversavano i Prati di Cottanello. A Castiglione abbiamo recuperato la vecchia chiesa cimiteriale dedicata a San Sebastiano che appartiene alla Diocesi di Terni perché il confine con l’Umbria passa ad un chilometro da lì. Si tratta di un’esperienza interessante perché al recupero ha concorso il Comune con l’impegno finanziario ma la cittadinanza si è impegnata in prima persona nei lavori di recupero. In questa occasione, è nata anche l’Associazione San Sebastiano che si occupata della ricostruzione. Sempre della valorizzazione di Castiglione si occupa anche l’Associazione Casteleone la quale è anche impegnata in ricerche storiche sulle cave di marmo.

Più in generale, quali sono gli appuntamenti che Cottanello offre ai suoi visitatori ed a cui proprio non si deve rinunciare ?

Abbiamo parecchie opportunità che spesso mettono insieme cultura e divertimento. A maggio, in località “le Prata”(i Prati), ha luogo la Festa della Montagna, dove l’Associazione Cavalieri ripropone il rito della transumanza ed il Palio della Stella. Tra tutte le manifestazioni, sempre nel mese di Maggio, c’è la Festa dedicata al compatrono “San Cataldo” con la Santa Messa celebrata nel suggestivo Eremo. Legata a tale evento la manifestazione per la quale però Cottanello è probabilmente più nota è i Vicoli dell’Arte e del Sapore giunta all’VIII edizione. Ha luogo nel caratteristico centro storico, con una ventina di cantine aperte ed adibite a botteghe artigiane ed a locande gastronomiche, per una due giorni che coniuga divertimento, gastronomia ed eventi culturali. Presepe Vivente e Via Crucis sono poi gli altri due appuntamenti di carattere religioso presenti nel nostro calendario.

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Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ consigliere d’amministrazione di SanaRes, la prima rete d’imprese italiana nel comparto sanitario. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.