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Problemi della vista: toccano 2,2 miliardi di persone al mondo

A livello globale, almeno 2,2 miliardi di persone hanno problemi di vista o cecità. Di queste, almeno 1 miliardo ha un problema visivo che avrebbe potuto essere prevenuto o non è ancora stato affrontato. Lo afferma il primo Rapporto Mondiale sulla Vista (2019) pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

World Report on Vision – WHO: 1 miliardo di malati evitabili

world report on vision world health organizationE’ inaccettabile che 65 milioni di persone siano cieche o abbiano problemi alla vista quando la loro vista avrebbe potuto essere corretta con un’operazione di cataratta, o che oltre 800 milioni di persone lottino nelle attività quotidiane perché non hanno accesso a un paio di occhiali“, afferma Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’OMS

Questa situazione è la conseguenza di alcuni problemi globali, quali l’invecchiamento della popolazione e il cambiamento degli stili di vita. Ad essi si aggiunge l’accesso limitato alle cure oculistiche, in particolare nei paesi a basso e medio reddito.

Le patologie oculari e le menomazioni della vista sono molto diffuse e troppo spesso non vengono ancora curate – continua il Direttore Generale dell’OMS – Le persone che hanno bisogno di cure oculistiche devono essere in grado di ricevere interventi di qualità senza subire difficoltà finanziarie. Includere le cure oculistiche nei piani sanitari nazionali e nei pacchetti essenziali di cure è una parte importante del cammino di ogni paese verso una copertura sanitaria universale“.

Malattie degli occhi: si concentrano dove il reddito è basso

Si stima che il fabbisogno insoddisfatto di disturbi della vista a distanza nelle regioni a basso e medio reddito sia quattro volte superiore a quello delle regioni ad alto reddito. I problemi legati alla vista sono infatti molto maggiori nelle personemalattie degli occhi organizzazione mondiale della sanità che vivono nelle zone rurali, nelle persone a basso reddito, nelle donne, negli anziani, nelle persone con disabilità, nelle minoranze etniche e nelle popolazioni indigene.

Ad esempio, i tassi di cecità delle regioni a basso e medio reddito dell’Africa subsahariana occidentale e orientale e dell’Asia meridionale sono otto volte superiori a quelli dei paesi ad alto reddito. Per quanto riguarda le disparità di genere, ancora nei paesi a basso e medio reddito, i tassi di cataratta e di trichiasi tracomatosa sono più elevati tra le donne.

In termini economici, l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che sarebbero necessari 14,3 miliardi di dollari per curare il miliardo di persone che vivono con menomazioni della vista o cecità.

Va aggiunto che la combinazione di una popolazione in crescita e invecchiamento aumenterà significativamente il numero totale di persone con problemi alla vista e problemi alla vista, poiché la prevalenza aumenta con l’età.

Malattie della vista: le principali cause

malattie della vista rapporto organizzazione mondiale sanitàSecondo il World Report on Vision del WHO, tra le principali cause delle patologie oculari più comuni vi sono:

  • Miopia: L’aumento del tempo trascorso in casa e l’aumento delle attività lavorative stanno portando un maggior numero di persone che soffrono di miopia. L’aumento del tempo all’aperto può ridurre questo rischio.
  • Retinopatia diabetica: un numero crescente di persone affette da diabete, in particolare di tipo 2, che può avere un impatto visivo se non viene rilevato e trattato. Quasi tutte le persone con diabete avranno una qualche forma di retinopatia nella loro vita. Controlli oculistici di routine e un buon controllo del diabete possono proteggere la vista delle persone da questa condizione.
  • Rilevazione tardiva: A causa di servizi oculistici deboli o scarsamente integrati, molte persone non hanno accesso a controlli di routine che possono rilevare le condizioni e portare alla somministrazione di cure o trattamenti preventivi appropriati.
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Alessia Gerli

Alessia Gerli ha studiato grafica all'IED di Roma ha esordito occupandosi di editoria nella rivista che ha raccontato la musica negli anni 80 e 90, Ciao 2001. In oltre vent'anni di attività si ? occupata di grafica pubblicitaria a tutto tondo, disegnando loghi e campagne. Appassionata calligrafa e amante dell'arte in tutte le sue diverse espressioni, da sempre ricerca la contaminazione tra questi mondi come fonte di ispirazione per i suoi progetti grafici.