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Via gli Zuccheri: ecco perché!

Ridurre gli zuccheri aggiunti nelle nostre diete. Cioè quegli zuccheri non naturalmente contenuti nei cibi (i.e. la frutta) ma aggiunti durante la preparazione (tipicamente) industriale.ridurre zuccheri aggiunti

Questo il must contenuto nelle linee guida della American Heart Association (AHA) – società scientifica USA di primaria importanza – preoccupata in primis dell’eccessivo consumo di bevande zuccherate, ad iniziare dalle cosiddette sodas.

Sulla stessa linea di pensiero la World Health Organization (HWO) che indica come limite massimo di consumo giornaliero 12 “cucchiaini da tè”.

Il problema è serio e non solo negli Stati Uniti. Infatti (vedi infografica) una lattina di una bibita zuccherata contiene l’equivalente di 8.5 cucchiaini di zuccheri aggiunti, ovvero il massimo consentito per un bambino di 5 anni di età secondo WHO.

Zuccheri: in quali quantità?

Analoghi i limiti quantitativi indicati dall’ American Heart Association:

  • donne e bambini e ragazzi dai 2 ai 18 anni: 25 grammi (sei cucchiaini giornalieri) o 100 calorie;
  • uomini: 36 grammi (nove cucchiaini) o 150 calorie.

In pratica, 1 grammo di zucchero equivale a 4 calorie.

Perché ridurre gli zuccheri?

Ridurre gli zuccheri aggiunti non è un problema estetico ma di salute. Infatti – lo conferma AHA ma è un dato noto nella letteratura scientifica – esistono rapporti causali tra un’elevata assunzione di zuccheri aggiunti e l’obesità nonché problemi cardiovascolari, elevati livelli di colesterolo e diabete.

Dove si trovano gli zuccheri aggiunti?

Ovviamente le bibite zuccherate sono l’imputato numero uno. Più in generale, però, lo sono anche i dolci, le caramelle, gli yogurt zuccherati, i succhi di frutta contenenti zuccheri.

Come comportarsi?

La prima regola è limitare gli alimenti incriminati.

La seconda è guardare attentamente le etichette dei prodotti al momento dell’acquisto scegliendo quelli senza zuccheri aggiunti.

La terza è quella di inserire nella propria dieta sempre più alimenti naturali. Ad esempio, al posto delle bibite zuccherate, la cosiddetta acqua detox aromatizzata con frutta e verdure di diverso genere.

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Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ consigliere d’amministrazione di SanaRes, la prima rete d’imprese italiana nel comparto sanitario. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.