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Viaggiare all’estero in sicurezza

Viaggiare sicuri all’estero, almeno dal punto di vista della salute, è meno difficile di quanto non si possa pensare. A seconda della mèta prefissata, delle proprie condizioni generali di salute, del tipo di viaggio che si sta per fare, si dovranno semplicemente seguire raccomandazioni igienico-sanitarie di carattere generale più o meno valevoli in ogni dove, oppure adottare cautele e scrupoli, o sottoporsi a misure profilattiche vere e proprie.

Nel seguito, ecco per voi alcune indicazioni fondamentali fornite dall’ASL di Firenze.

Viaggi e Vaccini

La prima regola è quella di essere informati sulle norme igieniche da seguire e le eventuali vaccinazioni da effettuare prima di intraprendere un viaggio internazionale.

L’unica vaccinazione attualmente obbligatoria per entrare, anche solo in transito, in alcuni Paesi è quella antiamarillica contro la febbre gialla che viene effettuata solo presso in centri autorizzati dal Ministero e registrata su un certificato valido per 10 anni a partire dal decimo giorno dopo la somministrazione. Per l’Arabia Saudita è obbligatoria anche la vaccinazione contro il meningococco.

Le vaccinazioni non solo proteggono i viaggiatori da malattie presenti in altre parti del mondo, scongiurano anche al rientro l’importazione di malattie infettive, come ad esempio epatite A, tifo, colera, polio, encefalite giapponese, ecc.

Alcune sono raccomandate per tutta la popolazione e un viaggio in calendario è l’occasione per effettuare gli opportuni richiami, altre più specifiche sono più mirate alle condizioni che si troveranno in un determinato paese.

Attenzione ai cibi

Nemmeno i vaccini, però, scongiurano tutte la malattie. Molto importante e stare attenti a cosa si mangia. Fondamentale è adottare le “10 regole d’oro dell’Organizzazione mondiale della sanità”:

1) bere solo bevande imbottigliate e sigillate

2) non aggiungere ghiaccio

3) sbucciare e lavare con acqua “sicura” frutta e verdura da consumare crude

4) in mancanza di acqua potabile, consumarla solo dopo bollitura o aggiunta di disinfettanti

5 ) consumare solo cibi ben cotti, ancora caldi

6) non consumare pesce o frutti di mare crudi o poco cotti

7) non mangiare carni crude

8) non bere latte o mangiare latticini non pastorizzati

9) non acquistare generi alimentari da venditori ambulanti

10) curare l’igiene personale, usare acqua potabile anche per lavarsi i denti, lavarsi sempre le mani prima dei pasti e dopo l’uso dei servizi igienici.

Le punture degli insetti

È importante inoltre, soprattutto in Africa, nel Sud Est asiatico e nel Sud America difendersi dalle punture di insetti che possono trasmettere malattie infettive come malaria, dengue e chikungunya: servirsi di zanzariere alle finestre e sui letti, utilizzare insetticidi a base di piretroidi, evitare di scoprire la pelle utilizzando pantaloni lunghi, camicie a maniche lunghe, cappello, applicare repellenti per insetti contenenti DEET. Solo per la malaria, se non ci sono controindicazioni, si può ricorrere a farmaci per prevenire lo sviluppo della malattia che vanno assunti durante e anche dopo il viaggio. L’eventuale comparsa di febbre anche dopo mesi dal rientro dal viaggio va segnalato al medico anche nel caso ci si sia sottoposti a profilassi antimalarica. Parimenti se ci si è recati in paesi dove sono presenti dengue e chikungunya.

Una attenzione particolare nel caso di viaggi “last minute” se non ci sono i tempi necessari per eseguire interventi di profilassi.

Per informazioni specifiche ci si può rivolgere agli ambulatori dedicati presso le ASL (ad es. quello dell’Azienda Sanitaria di Firenze si chiama Centro per la Medicina dei Viaggi e delle Migrazioni, e si può prenotare telefonando al Cup all’840 003 003 da fisso e al 199 175 955 da cellulare).

Vi sono poi siti di riferimento:

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