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Anemia sideropenica

La carenza di ferro è la causa più comune di anemia in Italia e nel mondo: circa il 30% della popolazione mondiale è anemica. Fortunatamente, nei paesi sviluppati l’anemia sideropenia (cioè “da carenza di ferro”) è un problema limitato ad alcune fasce d’età: nei bambini nei primi 2 anni, negli adolescenti fra gli 11 ed i 18 e nelle donne fra i 15 e i 45.

Ma cos’è l’anemia ? Il sangue è composto da un liquido detto plasma, contenente tre tipi di cellule: globuli bianchi, piastrine e globuli rossi (eritrociti). La componente più importante di questi ultimi è l’emoglobina – una proteina di colore rosso ricca di ferro – grazie alla quale i globuli rossi, attraverso il flusso sanguigno, trasportano l’ossigeno dai polmoni in tutto il corpo. Nel midollo osseo, ferro e vitamine vengono impiegate per produrre emoglobina e globuli rossi. L’anemia sideropenica è una condizione in cui l’emoglobina presente nel sangue è al di sotto della norma a causa di una carenza di ferro: pertanto il numero di globuli rossi che trasportano ossigeno ai tessuti è inferiore al normale causando il sintomo della stanchezza. Oltre alla stanchezza, altri sintomi e segni sono debolezza, pallore, accelerazione del battito cardiaco e/o respiro breve a seguito di un leggero sforzo, dolori al petto, capogiri, leggerezza di testa, irritabilità (specialmente nei bambini),  piedi e mani freddi.

Le Cause

Possiamo individuare quattro fattori che – in modo isolato o associato – portano ad una carenza di ferro:

  • crescita del fabbisogno di ferro nell’individuo per cause fisiologiche come la gravidanza (lo sviluppo del feto assorbe ferro dalla madre), il puerperio, l’età dell’infanzia e quindi della crescita;
  • difetto nell’assorbimento del ferro a causa di malattie intestinali o da intervento chirurgico (es. gastrectomia);
  • dieta povera di ferro: un’alimentazione corretta dovrebbe prevedere 6 mg di ferro ogni 1000 calorie;
  • perdite di sangue: è il caso di donne con mestrui abbondanti, ulcere e gastriti, polipi al colon, problemi  ai reni o al fegato, tumori intestinali sia benigni che maligni.

Anche l’assunzione di farmaci, specialmente antinfiammatori (i cosiddetti FANS) può causare significativo sanguinamento gastrico.

Diagnosi e Prevenzione

Gli esami di laboratorio sono fondamentali per la diagnosi e primi fra tutti sono l’esame emocromocitometrico, la sideremia, la ferritina, la transferrina, la vitamina B12 e l’acido folico; accertata tale patologia si ritiene necessario procedere ad ulteriori esami finalizzati a determinare le cause dell’anemia.

Una dieta corretta è la prima forma di prevenzione includendo cibi ricchi di Ferro, acido folico e vitamina B12. Tra questi alimenti rientrano la carne – sia rossa che bianca – fagioli, piselli, cereali rinforzati col Ferro, pane e pasta integrale, verdure a foglia verde-scuro, frutta secca, nocciole e semi. L’acido folico si trova in frutta e verdure fresche, carne, prodotti caseari, cereali per la colazione e fagioli. La vitamina B12 si trova abbondantemente nelle carni e nei prodotti caseari.

Particolare attenzione dovrebbe essere posta in quelle situazioni in cui la persona ha un bisogno specifico di ferro come per i bambini ( il ferro è necessario nei periodi di crescita ) e per le donne in gravidanza. Una quantità adeguata di ferro è importante anche per i vegetariani e per le persone che seguono una dieta dimagrante.

Attenzione però all’utilizzo “fai da te” di integratori di ferro o multivitaminici. L’utilizzo di questi prodotti è appropriato solo nei casi in cui una dieta bilanciata non possa fare altrettanto. Non è opportuno assumerli se si è semplicemente stanchi e non si ha un reale bisogno di ferro. Anche una quantità troppo elevata di questo minerale è nociva.

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sabrinaproia@laboratorionomentano.it'

Sabrina Proia

La Dr.ssa Sabrina Proia, si è specializzata in Ematologia presso l’Università di Roma “La Sapienza”.Opera come libera professionista in diversi studi di Roma ed è Responsabile della Branca di ematologia presso il Poliambulatorio Specialistico “Laboratorio Clinico Nomentano” nonché Responsabile del Centro per la Terapia Anticoagulante (TAO), federato FCSA, presso la medesima struttura.