Vene e Arterie

L’aneurisma dell’aorta addominale

L’aorta è l’arteria più grande del corpo umano, si estende dal cuore decorrendo nel torace e nell’addome alla quinta vertebra lombare. Il tratto di aorta sotto il torace in addome si chiama proprio aorta addominale ed ha un calibro (diametro medio) di circa 2-2.5 cm. L’aneurisma è la dilatazione di un tratto di arteria superiore al 50% del diametro: l’aneurisma dell’aorta addominale è potenzialmente mortale.

Soggetti a maggior rischio per l’aneurisma dell’aorta addominale sono gli uomini oltre i 65 anni con arteriopatia aterosclerotica, cioè con precoce degenerazione delle pareti arteriose. I fattori di rischio, a parte l’età, sono il fumo di sigaretta. malattia ostruttiva polmonare cronica, l’ipertensione e la familiarità, cioè parenti di primo grado che soffrono di questa patologia. Esistono cause meno frequenti sono la sindrome di Marfan e la sindrome di Ehlers-Danlos, collagenopatie vascolari e aneurismi micotici.

Aneurisma dell’aorta addominale: Sintomi 

Gli aneurismi dell’aorta addominale sono solitamente asintomatici fino al momento in cui si espandono eccessivamente o si rompono. La maggior parte di questi sono palpabili al normale esame fisico. Ponendo la mano sulla pancia il medico percepisce una massa pulsante. Talvolta tutto ciò è riferito dal paziente stesso. La presenza di una massa addominale pulsante ed espansibile è molto suggestiva di aneurisma ma spesso non facilmente obbiettivabile in soggetti obesi oppure può trarre in errore in pazienti troppo magri.

Se pur spesso asintomatico, l’aneurisma dell’aorta addominale può causare sintomi da compressione locale: sazietà precoce,aneurisma aorta addominale nausea, vomito, coliche renali per compressione degli ureteri, trombosi venosa asse iliaco-femorale per compressione diretta sulle vene.

L’aorta addominale decorre al davanti delle colonna vertebrale quindi può causare, quando dilatata compressione o addirittura, nelle forme croniche, erosione dei corpi vertebrali adiacenti causando dolore alla schiena. Altri sintomi comprendono dolori addominali vaghi, dolore inguinale, fenomeni embolici a carico delle dita dei piedi, che si presentano lividi, e febbre.

In alcuni casi il sangue che scorre negli aneurismi dell’aorta addominale può coagularsi, cioè andare incontro a trombosi acuta, che avviene in un brevissimo periodo, provocando improvvisa riduzione del sangue che nutre gli arti inferiori con dolore durante la marcia o addirittura, nelle forme più gravi, anche a riposo.

La rottura dell’aneurisma

Un aneurisma dell’aorta addominale che si espanda provoca un dolore improvviso e costante in regione lombare, al fianco o all’inguine. L’esordio può essere brusco con la sincope, cioè perdita di coscienza e caduta a terra del soggetto, oppure i pazienti possono avvertire un dolore lieve anche per molto tempo, giorni, prima della rottura.

Anche se la rottura di un aneurisma dell’aorta addominale può presentarsi con modalità variabili, la manifestazione più tipica della rottura è un violento dolore addominale o avvertito alla schiena associato a tachicardia e ipotensione, in presenza di una massa addominale pulsante ed espansibile (30-50% dei casi). La diagnosi può essere confusa con una colica renale, una diverticolite, un’ernia inguinale, o un dolore legato a patologia della colonna lombare.

Il 60% dei pazienti con un aneurisma rotto dell’aorta addominale muore per collasso cardio-circolatorio acuto prima di giungere in ospedale.

Aneurisma ed Ecocolordoppler

L’Ecografia dell’Addome eseguita anche per altre motivazioni spesso rivela la presenza di questa malattia. Attraverso l’ecografia si possono ricavare tutti i parametri utili alla diagnosi: diametri dell’aorta addominale antero-posteriore, trasverso, lunghezza, decorso, presenza di un trombo. Anche in caso di rottura, l’ecografia permette di ottenere in pochi secondi la certezza della diagnosi. La facilità di esecuzione e l’innocuità dell’esame permettono di eseguire anche programmi di screening nella popolazione più a rischio e di monitorare in modo non invasivo il tasso di crescita dell’aneurisma.

L’EcocolorDoppler dell’Aorta Addominale è in particolare è l’esame di prima scelta da eseguire. E’ un’ecografia addominale durante la quale l’impiego di software specifici permette di analizzare parametri vascolari quali le dimensioni dei vasi arteriosi ed il flusso del sangue che scorre nel vaso. In maniera precisa e ripetibile, in assenza di esposizione a radiazioni ionizzanti, permette un controllo accurato per una nuova diagnosi o per un follow-up, monitoraggio, di pazienti portatori di aneurisma. La TAC con mezzo di contrasto è l’esame di secondo livello in grado di definire con maggior precisione tutti gli aspetti morfologici che consentono di programmare l’intervento chirurgico.

Aneurisma dell’aorta addominale: quando operare ?

Il trattamento dell’aneurisma dell’aorta addominale è chirurgico. Quando i diametri dell’aneurisma superano i 5 cm il rischio di rottura aumenta in modo esponenziale. Pertanto, l’indicazione alla chirurgia viene considerata quando si raggiunge questo limite dimensionale, anche perché tutti gli studi hanno dimostrato che al di sotto di questa soglia il trattamento chirurgico non migliora la sopravvivenza. La soglia pare più bassa (4,5 cm) nel sesso femminile. Anche un tasso di crescita annuo superiore a 1 cm deve essere considerato motivo per indicare l’intervento chirurgico perché aumenta il rischio di rottura.

La chirurgia non in urgenza può avvalersi della metodica endovascolare, che consente entrando da una arteria inguinale di rilasciare una protesi nel tratto dilatato, permettendo così la costituzione di nuove pareti vasali sane. In urgenza la tecnica maggiormente utilizzata è quella più invasiva in cui si incidono i tessuti della parete anteriore addominale per raggiungere l’aorta addominale e sostituirla con una protesi.

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Marco Decuzzi

Il Dr. Marco Decuzzi, si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Bari, e successivamente si è specializzato in Chirurgia Vascolare ed anche in Medicina Nucleare con il massimo dei voti e la lode. Ufficiale Medico dell’Esercito, assistente di reparto di chirurgia vascolare presso il Policlinico Militare di Roma “Celio”, ha conseguito il diploma nazionale di ecografia clinica Siumb (Società Italiana di Ecografia in Medicina e Biologia), ed ha frequentato il corso specialistico di EcocolorDoppler Siumb, il corso di ecografia di medicina di base Siumb, e si è perfezionato in dietetica e dietoterapia presso l’Università degli Studi di Padova. Ha al suo attivo 40 pubblicazioni in riviste nazionali ed internazionali su argomenti di ecografica clinica e diverse presentazioni sui medesimi temi in congressi nazionali ed internazionali. Presso il Poliambulatorio Specialistico “Laboratorio Clinico Nomentano”, svolge la sua attività professionale nell’ambito del Servizio di Radiologia per quanto attiene la diagnostica ecografica angiologica e vascolare.