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Ecografia dei Tessuti Molli

Per ecografia dei tessuti molli si intende una metodica di diagnostica per immagini che impiega gli ultrasuoni per valutare le caratteristiche morfologiche e strutturali dei tessuti molli; ovvero di epidermide, derma ed ipoderma.

Epidermide, derma e ipoderma

L’ epidermide, il  derma  e l’ ipoderma sono i tre strati che compongono la cute: il primo è il più superficiale, istologicamente rappresentato da un “epitelio pavimentoso pluristratificato cheratinizzato”, vale dire un epitelio costituito da più strati di cellule, non vascolarizzato, contenente numerosi annessi cutanei e terminazioni nervose, avente funzione di “prima barriera difensiva” tramite i processi di cheratinizzazione, pigmentazione e produzione di un film idrolipidico cutaneo.

Il secondo, il derma, è costituito da un “tessuto connettivo denso”,  riccamente vascolarizzato ed innervato, avente funzione di conferire alla pelle le sue caratteristiche di consistenza, resistenza ed elasticità.

Il terzo, l’ ipoderma, è lo strato più profondo, definito anche “tessuto adiposo sottocutaneo”, non differenziabile in maniera netta dal derma, riccamente vascolarizzato ed innervato, rappresenta il principale deposito di energia dell’organismo, partecipa alla termoregolazione ed influenza il metabolismo corporeo.

E’ consigliabile eseguire un’ecografia dei tessuti molli nei casi in cui si rilevi visivamente e / o palpatoriamente la presenza di una formazione espansiva di cui si vuole definire la natura.

Ecografia dei Tessuti Molli e Patologie

Tra le patologie per la diagnosi della quali viene più comunemente impiegata l’ Ecografia dei Tessuti Molli ricordiamo:

Lipoma e fibrolipoma

Si tratta del più frequente tumore benigno del tessuto adiposo. Può svilupparsi in  qualsiasi parte del corpo; più frequentemente al collo, alle cosce, ai glutei, alle braccia e al dorso. Clinicamente si presenta come una tumefazione mobile, di consistenza morbida, generalmente indolore.

L’aspetto ecografico è molto variabile in relazione alle caratteristiche dell’ambiente in cui è inserito ed alla quota di tessuto fibroso e / o adiposo che lo compone. Lo scopo dell’indagine è  ecografia consiste nella diagnosi di natura e nella valutazione dell’estensione.

Linfoadenopatie

Con tale termine ci riferiamo all’ingrossamento dei linfonodi per crescita improvvisa delle cellule che li compongono, nel corso di processi infiammatori,  o per invasione da parte di cellule che normalmente non sono presenti, nel corso di patologie neoplastiche.

L’ecografia permette di definire le caratteristiche morfologiche delle linfonodi aumentati di volume, indirizzando, assieme ad una adeguata correlazione clinica e laboratoristica, verso una corretta diagnosi di natura.

Cisti sebacee

Hanno origine dall’occlusione del dotto di un follicolo pilifero, con conseguente accumulo del secreto sebaceo all’interno del follicolo stesso che aumenta di volume dando luogo ad una neoformazione sottocutanea. Si presenta all’esame clinico come un piccolo “rigonfiamento” mobile e di consistenza morbida; visibile sotto la pelle o il cuoio capelluto in varie sedi, frequentemente a livello di nuca, spalle, dorso, ascelle, regione glutea o sacco scrotale. Periodicamente può infettarsi con conseguente arrossamento e dolore locale, talora anche febbre.

Da un punto di vista ecografico è caratterizzata da una sede molto superficiale, margini netti, morfologia rotondeggiante e caratteristico aspetto del dotto ostruito “a coda di girino” rivolta verso la superficie cutanea.

Corpi estranei

Gli ultrasuoni sono molto utili nella dei corpi estranei, dei granulomi da essi generati e nel posizionamento di un ago repere come guida per la rimozione chirurgica.

Elastofibromi del dorso

Si tratta di una neoformazione benigna situata in corrispondenza del margine inferiore della scapola, profondamente al piano muscolare. Da un punto di vista clinico, può essere asintomatica, manifestarsi come una sensazione di “scatto” durante i movimenti del braccio e più raramente dolore con limitazione del movimenti.

La formazione mostra una struttura molto simile a quella dei muscoli locali, con contorni mal definibili, avascolarizzata al color-Doppler.

Fibromatosi palmare e plantare

Si tratta di una patologia caratterizzata dalla formazione di placche o modularità che possono formarsi a livello dell’aponeurosi palmare o plantare.

Clinicamente si caratterizzano per la comparsa di noduli o cordoni sottocutanei, inizialmente sensibili agli stimoli esterni, successivamente indolore, determinanti flessione permanente  e conseguente difficoltà all’estensione delle dita delle mani o dei piedi.

Ecografia dei Tessuti Molli: la preparazione

L’ecografia dei tessuti molli non richiede preparazioni particolari, non espone a radiazioni ionizzanti ed impiega una sonda ad elevata frequenza che, poggiata sulla superficie cutanea, invia e riceve ultrasuoni, generando così immagini delle strutture oggetto di studio.

Ecocolordoppler e Tessuti Molli

L’approfondimento mediante Eco-color-Doppler permette di valutare la normale vascolarizzazione delle strutture studiate, la variazione della vascolarizzazione nel corso di condizioni morbose e la vascolarizzazione anomala di talune lesioni.

In conclusione, l’ecografia dei tessuti molli rappresenta una metodica non invasiva ed  indolore  ampiamente impiegata nella diagnosi e nel follow-up delle patologie dei tessuti molli.

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