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Ernia Inguinale ed Ecografia Inguinale

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L’ ernia inguinale è una delle patologie più frequenti e colpisce prevalentemente gli uomini che ne soffrono da 7 a 10 volte di più rispetto alle donne in conseguenza a caratteristiche specifiche. Il termine ernia indica la fuoriuscita di un viscere (cioè di un organo interno in una cavità corporea) o di parte di esso dalla cavità naturale che normalmente lo contiene. Nello specifico, il termine ernia inguinale indica la fuoriuscita di viscere dalla porta erniaria localizzata nella regione inguinale.

ernia inguinaleIl canale inguinale è un tragitto attraverso la parete addominale anteriore situato subito al di sopra della metà mediale del legamento inguinale attraverso il quale passano vasi, condotti linfatici, fibre nervose e linfonodi. Anatomicamente parlando appare posizionato nella regione di passaggio tra addome e coscia. Nel maschio adulto, dove ha il massimo sviluppo, ha una lunghezza di 4-5 cm.

L’ ernia inguinale può essere più o meno consistente e nei casi più gravi è chiaramente visibile come una grossa tumefazione localizzata a livello dell’inguine. In relazione a ciò, la valutazione clinica consiste nel verificare la presenza o meno di tale tumefazione a livello inguinale, che può essere dolente o più frequentemente fonte di fastidio, che appare di consistenza teso elastica e di dimensioni variabili.

La tumefazione può essere identificata con più facilità a paziente in piedi e con meno evidenza con il paziente steso. L’ernia inguinale, inoltre, può rientrare completamente o parzialmente nella cavità addominale ed aumentare di dimensioni con i colpi di tosse o sotto sforzo. Inizialmente la tumefazione può non essere visibile anche se è presente dolore in tale sede.

Le complicazioni dell’ ernia inguinale

La complicazione più grave che può verificarsi se si è affetti da ernia inguinale è legata alla possibile compressione della parte di intestino fuoriuscita dalla breccia inguinale che può essere intrappolata e strozzata dallo stesso foro. Il ernia inguinale ecografia inguinale ecografia canale inguinaleconseguente strangolamento dei vasi sanguigni è una complicanza piuttosto rara (compare in circa il 4 % dei casi).

Per giunta, ogni successivo sforzo può allargare l’orifizio che si è venuto a creare, favorendo la fuoriuscita dell’intestino in maniera sempre più cospicua. In questo modo se nelle fasi iniziali l’ernia coinvolge solo parzialmente il canale inguinale, mano a mano che la patologia si aggrava l’erniazione si allarga scendendo verso il basso fino ad arrivare, nell’uomo, alla fuoriuscita nel sacco scrotale.

La formazione di un ernia inguinale non può più regredire spontaneamente e nessun farmaco può risolvere la patologia.

L’ ecografia inguinale

L’ ecografia inguinale è l’esame di primo livello nello studio di tale patologia e delle sue eventuali complicanze. Le sonde di superficie di nuova generazione sono particolarmente adatte a valutare in maniera adeguata le strutture citate e verificare la presenza di erniazioni. L’ ecografia inguinale è inoltre in grado di escludere i segni di sofferenza delle anse intestinali erniate e di versamento o linfonodi nella sede inguinale, segni indiretti di complicanze.

Ernia inguinale: cause e prevenzione

Sebbene le cause di insorgenza siano ancora oggetto di studio, particolari conformazioni del canale inguinale o della regione ombelicale possono predisporre il soggetto indipendentemente dall’età o dal tipo di attività lavorativa. In queste condizioni l’innata debolezza favorisce l’erniazione che può manifestarsi, per esempio, in seguito a stitichezza, sforzo fisico intenso, gravidanza, colpo di tosse, o un semplice starnuto. Anche il sovrappeso o un marcato dimagramento possono favorire l’insorgenza della patologia.

La prevenzione dell’ernia inguinale prevede il mantenimento di un buon tono muscolare, in particolare dei muscoli addominali, obliqui, lombari e paravertebrali.

Il trattamento dell’ ernia inguinale

Il trattamento è quasi sempre chirurgico, salvo casi eccezionali. L’operazione si svolge generalmente in day hospital con anestesia locale e già dopo pochi giorni la persona operata può riprendere le normali attività quotidiane. La chirurgia dell’ernia inguinale è ormai diventata un’operazione di routine dato che si tratta dell’intervento chirurgico più eseguito al mondo. Nella maggior parte dei casi si applica sottocute una piccola retina di materiale biocompatibile, che ha il compito di contenere l’ernia e rinforzare la parete addominale.

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ilariastaltari@laboratorionomentano.it'

Ilaria Staltari

Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” con il massimo dei voti, la dott. ssa Ilaria Staltari si sta specializzando presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” in “ Radiodiagnostica”. Svolge la sua attività clinica prevalentemente sull’imaging addominale e gastrointestinale nelle sezioni di TC multistrato (64 s), Risonanza Magnetica (1.5 e 3 T) ed ecografia. Ha partecipato come autore alla pubblicazione di abstract ed articoli sulle malattie gastrointestinali ed in particolare sulla malattia di Crohn.