ecografiaOssa e Articolazioni

Ecografia Muscolo-Scheletrica: perché effettuarla?

L’ ecografia muscolo-scheletrica o muscolo-tendinea è una tecnica di diagnostica per immagini (o di imaging, come dicono gli anglosassoni) in pieno sviluppo e che negli ultimi 10 anni si è sempre più affermata come complemento indispensabile dell’esame radiologico standard (la cosiddetta lastra).

Infatti, l’ ecografia muscolo-scheletrica o muscolo-tendinea consente di rispondere in maniera rapida ed economica alla maggior parte dei quesiti clinici nel campo delle più comuni problematiche muscolo-tendinee ed articolari. Tra l’altro – com’è noto – essendo l’ecografia basata sull’impiego di ultrasuoni e non di raggi “X”, non presenta la controindicazione tipica dell’esame radiologico, ovvero l’assorbimento dei raggi stessi da parte del paziente.

L’ ecografia muscolo-scheletrica, effettuata con l’impiego di sonde di ultima generazione ad alta frequenza, permette infatti una valutazione ottimale delle strutture muscolari, consentendo  una distinzione delle diverse componenti anatomiche, delle strutture tendinee e mio-tendinee e delle articolazioni nei settori “accessibili” attraverso l’ ecografia. In questo caso, il termine “accessibile” sta a significare che la parte anatomica che desideriamo esaminare è posizionata in maniera tale da permettere alla sonda dell’ecografo di inviare gli ultrasuoni in modo ottimale ottenendo in risposta un flusso di dati interpretabili correttamente dall’ecografo stesso. Condizione necessaria questa per produrre un’immagine tale da consentire al radiologo di effettuare la sua diagnosi.

Le applicazioni dell’Ecografia Muscolo-Scheletrica

ecografia muscolo-scheletrica ecografia muscolo-tendineaL’applicazione principale dell’ ecografia muscolo-tendinea è certamente la ricerca di lesioni o rotture delle fibre muscolari in relazione ad eventi traumatici acuti o subacuti (ad es. rotture muscolari, ematomi, contratture, distrazioni, ernie muscolari ) o la valutazione di alterazioni infiammatorie e/o traumatiche delle strutture tendinee (per es.: tendine del bicipite e del quadricipite, tendine d’Achille).

Può essere utile anche nello studio di  patologie degenerative e nelle malattie neuromuscolari. Queste ultime sono malattie di carattere neurologico, le quali provocano anche alterazioni della funzione muscolare. Generalmente, producono atassia, ovvero disturbi della coordinazione e dell’equilibrio, che si manifestano sia da fermo sia in movimento.

L’ ecografia muscolo-scheletrica o muscolo-tendinea – oltre ad essere effettuata “a riposo” (cioè con la parte esaminata ferma) –  può essere completata con immagini ottenute in fase dinamica, ovvero durante la contrazione della struttura muscolare, per lo studio della risposta delle fibre alle manovre funzionali (importante soprattutto in fase di riabilitazione).

Quando l’ ecografia muscolo-scheletrica è rivolta allo studio delle articolazioni, la sua applicazione principale è lo studio delle cartilagini e delle componenti sinoviali (ovvero le strutture muscolo-tendinee componenti l’articolazione e del tessuto che riveste le superfici articolari). Si tratta di un esame indicato in numerose condizioni cliniche acute o croniche.

Clicca per il VIDEO: L’Ecografia Muscolo-Scheletrica – Dr. Francesco Vulterini

Ecografia Muscolo Tendinea: perché effettuarla?

Pertanto può essere effettuata per:

  • la ricerca di eventuali conseguenze di un trauma articolare e muscolare (ad es.: versamento articolare, “emartro”: cioè il versamento fluido ed ematico in caso di frattura);
  • la ricerca di segni artrosici articolari in caso di dolore persistente in alcuni sistemi articolari (ad es. per la spalla e ginocchio);
  • lo studio di tumefazioni articolari o in caso di malattie reumatiche (per es.: ginocchio, spalla, mano, caviglia, piede)
  • lo studio delle strutture tendinee periarticolari (cioè strutture tendinee che compongono l’articolazione importanti per la sua stabilità e funzionalità).
Share Button
ilariastaltari@laboratorionomentano.it'

Ilaria Staltari

Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” con il massimo dei voti, la dott. ssa Ilaria Staltari si sta specializzando presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” in “ Radiodiagnostica”. Svolge la sua attività clinica prevalentemente sull’imaging addominale e gastrointestinale nelle sezioni di TC multistrato (64 s), Risonanza Magnetica (1.5 e 3 T) ed ecografia. Ha partecipato come autore alla pubblicazione di abstract ed articoli sulle malattie gastrointestinali ed in particolare sulla malattia di Crohn.