Allergie e Respirazione

Shock Anafilattico come comportarsi

Vogliamo trattare l’episodio più grave nelle reazioni allergiche, lo shock anafilattico, il quale richiede un tempestivo intervento onde i limitare i danni a chi ne è vittima.
Il meccanismo d’azione di questa patologia allergica è lo stesso delle più comuni espressioni dell’allergia (congiuntiviti, riniti, ecc.) e cioè la liberazione da parte di alcune cellule di sostanze che provocano edema delle mucose, aumento della permeabilità dei capillari, bronco-costrizione e drastica caduta della pressione arteriosa.
Dunque, qualora in una persona sia presente una sensibilità massiva ad una dato allergene, può verificarsi il fenomeno dello shock anafilattico con effetti particolarmente imponenti tanto da poter mettere a rischio la vista stessa di chi ne è colpito.

Shock Anafilattico: sintomi rapidissimi

Solitamente i sintomi si presentano in una arco di tempo che varia da pochi minuti ad un’ora dall’esposizione all’allergene e l’eventuale decesso è provocato dall’asfissia per edema del laringe o per un massivo broncospasmo. La morte può anche essere provocata da cause cardiocircolatorie dovute sia al repentino calo della pressione arteriosa ma anche al dimezzamento del volume di sangue e plasma in circolazione. Lo shock anafilattico può essere preceduto da una serie di sintomi premonitori che possono essere prurito generalizzato, formicolio di mani, piedi e bocca, sensazione di gonfiore generalizzato, difficoltà a deglutire ed a parlare, sensazione intensa di fiato corto.

Cosa fare in caso di Shock Anafilattico ?

Di fronte ad uno shock anafilattico tre sono le cose da fare:
• allontanare la persona dall’allergene,
• somministrare adrenalina attraverso le jet pen di cui abbiamo parlato nell’articolo “Prendere i farmaci per via inalatoria”;
• chiamare tempestivamente il 118
Altri trattamenti con cortisone, antistaminici e broncodilatatori in spray sono utili per completare l’intervento ma non devono essere considerati un’alternativa all’adrenalina. Infatti la loro azione ha un tempo più lungo rispetto alla rapidità con cui lo shock anafilattico può trasformarsi in tragedia.

Le Cause

La cause principali di questa grave reazione sono dovute generalmente all’ingestione di cibo, all’assunzione di farmaci o alla puntura di insetti (api, vespe, calabroni). Generalmente nei bambini la causa più frequente è quella dei cibi mentre nell’adulto le cause principali sono da attribuire all’uso di farmaci ed alle punture d’insetto.

Raro ma presente è lo shock anafilattico dovuto all’allergia al lattice che può manifestarsi in seguito ad interventi chirurgici o a pratiche odontoiatriche. Per chi è allergico ai pollini il rischio di essere vittima di uno shock anafilattico è estremamente basso.

Shock anafilattico: chi dovrebbe stare attento ?

E’ difficile poter stabilire a priori chi sia a rischio di shock anafilattico. In ogni caso, gli individui che presentino reazioni particolarmente vivaci e polisensibilizzati (cioè sensibili a più di un allergene) vanno informati e istruiti sulla rara possibilità di una simile evenienza ed è opportuno che abbiano sempre con se una jet pen di adrenalina.

Adrenalina: come si somministra ?

L’adrenalina viene somministrata attraverso le cosiddette “penne predosate” ovvero “jet pen”. Cosa dobbiamo fare:
• togliere il tappo alla penna
• posizionarla contro il muscolo esterno della coscia (anche con i pantaloni)
• premere con forza finché non si senta un click e mantenere premuto per almeno dieci secondi
• estrarre la penna e massaggiare la sede dell’iniezione per almeno dieci secondi
• chiamare il 118 o portare la persona colpita al pronto soccorso.

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marcogarufibozza@laboratorionomentano.it'

Marco Garufi Bozza

Il Dottor Marco Garufi Bozza si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” ove, sempre con il massimo dei voti, ha anche conseguito le specializzazioni in Tisiologia e Malattie dell’Apparato Respiratorio ed in Medicina del Lavoro. Ha partecipato e presentato relazioni in numerosi congressi scientifici nazionali ed internazionali. Svolge la sua attività professionale presso numerose strutture mediche della Capitale ed è il Responsabile della Branca di Allergologia e Pneumologia del Poliambulatorio Specialistico “Laboratorio Clinico Nomentano” di Monterotondo.