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Occhi e sole: come proteggersi

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D’estate è necessario proteggere i propri occhi dal sole e l’occhiale da sole è lo strumento da utilizzare. “Gli occhi sono strutture delicate, che necessitano di un’adeguata protezione durante tutto il corso dell’anno – spiega Francesco Loperfido, consulente della Commissione Difesa Vista e Responsabile del Servizio di Oftalmologia Generale dell’Ospedale San Raffaele di Milano – è fondamentale utilizzare gli occhiali da sole soprattutto quando l’irradiazione è più intensa e si trascorre più tempo all’aria aperta, con una maggiore esposizione a luce, raggi UV, vento, sabbia, acqua salata o ricca di cloro, polline e polveri sottili. Proteggere i nostri occhi deve diventare una salutare abitudine, da insegnare anche ai nostri bambini».

I dati sono di segno opposto: solo il 15% degli italiani tende a indossare sempre gli occhiali da sole mentre il 30% li indossa raramente. Spesso ci si lascia “abbagliare” dall’occhiale contraffatto provocando in questo modo danni all’economia e, ancor peggio, ai nostri occhi.

Occhi e Sole: a ognuno il proprio occhiale

Gli occhiali da sole vanno scelti ad hoc, a seconda della situazione e dell’utilizzo che se ne deve fare, ma solo il 17% occhi e soledegli italiani ne possiede più di un paio. L’occhiale innanzitutto deve adattarsi al fototipo della persona e ad eventuali patologie, che modificano l’adattamento alla luce. Ci sono poi variabili che devono essere prese in considerazione: l’occhiale da indossare alla guida è diverso da quello che si porta per praticare sport, il quale deve essere in grado di abbattere i raggi UV in condizioni di performance anche estreme e deve essere resistente agli urti. In montagna la lente da sole deve avere requisiti differenti da una lente utilizzata per il mare. La neve incrementa, infatti, l’ultravioletto e la luce blu, la quale è presente nella luce naturale tra il visibile e l’invisibile e determina nel tempo una possibile apoptosi (morte) delle cellule retiniche che potrebbe costituire l’anticamera della degenerazione maculare sia come luce diretta sia come luce riflessa (riverbero).

Tanto più è pura e perfetta la lente quante meno aberrazioni si avranno – continua Loperfido – sul mercato c’è un’ampia scelta di lenti, organiche o in cristallo, che si adeguano, per materiali e forme, ad ogni esigenza. Le lenti fotocromatiche hanno il pregio di adattarsi a ogni condizione di luminosità ma sono poco indicate per la guida perché i cristalli temperati dell’auto, riducendo il passaggio degli UV, stimolano poco il foto cromatismo della lente. Alla guida occorre invece una lente non molto scura che sappia abbattere il passaggio dalla luce al buio delle gallerie poiché l’adattamento luce/buio cambia da soggetto a soggetto anche in rapporto all’età. La lente polarizzata ideale per uno sport come la vela non va bene invece per praticare lo sci dove bisogna indossare una lente che sappia abbattere il 100% dei raggi UV e il 90% della luce blu».

Occhi e Sole: le categorie a rischio

Quando si tratti del binomio Occhi e Sole, ancora più attenzione richiedono i soggetti maggiormente a rischio: i bambini e gli anziani. Paradossalmente sono proprio queste le categorie che meno indossano gli occhiali da sole: solo l’11% dei giovanissimi e il 10% degli over 55 li utilizza con regolarità.

Il 60% dei bambini tra i 2 e i 6 anni non ha mai indossato un occhiale da sole mentre i loro occhi, particolarmente delicati fino ai 15 anni, andrebbero protetti più degli altri. Un occhiale da sole sicuro, cappello e maglietta sono fondamentali per difendersi dal sole, soprattutto in condizioni estreme (mare/montagne) dove le superfici riflettenti possono aumentare la percentuale di UV.

Preoccupante anche il bassissimo utilizzo dell’occhiale da sole nella fascia della terza età, quando sia l’incremento della dacriopatia, ovvero l’alterazione della qualità/quantità del film lacrimale, sia l’opacità del cristallino – che ha il suo naturale processo di invecchiamento con l’età – inducono a una maggior fotofobia. La protezione degli occhi negli anziani è quanto mai necessaria e dovrebbe avvenire con l’utilizzo di lenti fotocromatiche o con lenti che assicurino un’alta percentuale di sbarramento agli UV.

Sole e malattie degli occhi

L’esposizione, prolungata o impropria degli occhi ai raggi ultravioletti e alla luce blu provoca danni acuti e cronici – conclude il Dott. Loperfido – se ci si espone al sole a occhio nudo o con un occhiale inidoneo si può provocare disidratazione e l’infiammazione della superficie corneale – cheratiti attiniche – la cui sintomatologia è espressione di dolore insopportabile soprattutto con un’accentuata fotofobia e in chearatocongiuntiviti, quando coinvolta anche la congiuntiva. La continua esposizione alla luce solare senza occhiali da sole provoca invece delle patologie croniche come la cataratta e le maculopatie. Per questo è necessario imparare, fin da piccoli, a proteggersi”.

I danni possono coinvolgere la superficie dell’occhio con:

  • congiuntiviti: irritazione della congiuntiva bulbare e palpebrale
  • cheratiti attiniche infiammazioni e danni della superficie corneale dovute anche al processo di disidratazione
  • probabile incremento dell’opacità del cristallino per esposizione prolungata all’ultravioletto

Mentre la parte più interna dell’occhio può essere interessata da:

  • miodesopsie: incremento dei corpi mobili vitreali
  • possibile contributo alla degenerazione maculare (apoptosi cellulare e luce blu).

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