Occhi

Vedere bene, guidare sicuri

Vedere bene è alla base di una guida sicura. Difetti visivi, effetto “abbagliamento”,  secchezza oculare sono nemici da affrontare come anche distrazioni, velocità elevata e uso di alcool e droghe perché alterano la percezione visiva

Uno dei fattori principali che determina la sicurezza alla guida è l’acuità visiva, la qualità della visione, che si preserva e favorisce con correzione e protezione. La correzione è obbligatoria per coloro che presentano difetti visivi, anche minimi. Durante le ore del giorno i miopi vedono meglio, ma quando la luce cala la pupilla si dilata riducendo le capacità accomodative dell’occhio e acutizzando i difetti visivi.

Protezione verso l’ultravioletto

«La strada», precisa Francesco Loperfido, consulente della Commissione Difesa Vista e Responsabile del Servizio di Oftalmologia Generale dell’Ospedale San Raffaele di Milano «ha spesso superfici riflettenti che affaticano i nostri occhi. Per questo è necessario indossare un paio di occhiali da sole di qualità, acquistati in centri ottici certificati, diffidando dei prodotti “da bancarella”».

L’adattamento luce – buio

Il repentino passaggio dalla luce al buio e viceversa, attraversando le gallerie, è un altro problema serio. Sono situazioni che richiedono un “adattamento” all’abbagliamento, sia in ingresso che in uscita, che varia da soggetto a soggetto e che si allunga se si hanno condizioni fisiologiche – miopia o astigmatismo – o patologiche – cataratta, glaucoma oppure retinopatia diabetica. Per facilitare l’“adattamento” è necessario indossare occhiali da sole ad hoc, preferendo lenti fotocromatiche che si modificano in base alle varie condizioni di luce. «Ottimali sono le lenti polarizzate, utili alla guida se i vetri della macchina non sono già polarizzati, perché questa specifica ridurrebbe nettamente la luminosità» sottolinea Francesco Loperfido, consulente della Commissione Difesa Vista. L’occhiale da sole va indossato anche con il cielo nuvoloso perché  l’irraggiamento irregolare degli UV può provocare il cosiddetto “effetto sonno” o la “cefalea da luce intensa”.

Contemporaneità di visione e lenti progressive

Un occhiale con lenti progressive, che garantisce visione costante sia da lontano sia da vicino, è invece utile in tutte quelle situazioni in cui sia necessario mettere a fuoco contemporaneamente da vicino e da lontano. Questa è la situzione che si viene a creare guardando il navigatore o rispondendo ad una telefonata. In particolare dopo i 40 anni, quando si ha una riduzione delle capacità accomodative, la contemporaneità di visione a tutte le distanze diventa fondamentale.

Velocità e campo visivo

Più alta è la velocità, minore è il campo visivo. A 110 km/h la capacità di vedere lateralmente si riduce del 40% e il movimento oculare si concentra su un campo ristretto; perciò, per chi ha una miopia elevata e adotta lenti spesse, sono da preferire le lenti a contatto, che offrono un campo visivo più ampio e senza distorsioni. Inoltre, per i soggetti con difetti visivi «con l’aumentare della velocità diminuisce la percezione della profondità di campo e la retina perde la capacità di riportare un’immagine 3D», specifica Loperfido; questo potrebbe essere un dettaglio incisivo se si vogliono effettuare sorpassi in sicurezza.

Secchezza oculare e guida sicura

L’uso prolungato dell’aria condizionata in auto, la guida coi finestrini aperti o l’aria diretta sul volto in moto tendono ad “asciugare” gli occhi, provocando secchezza oculare e l’appannamento della vista. E’, perciò, consigliato fare piccole pause, spegnere il condizionatore per riequilibrare il film lacrimale e reidratare l’occhio con lacrime artificiali in caso di utilizzo di lenti a contatto.

Occhiali e viaggi in moto

L’occhiale polarizzato è consigliato solo se la visiera del casco non ha già questa specifica. E’ importante scegliere occhiali in policarbonato, molto più resistenti agli urti e optando per montature che favoriscano una migliore aderenza al casco o preferendo le lenti a contatto a ricambio giornaliero. Infine, è necessario l’uso di occhiali da sole con lente di grado 3 o 2, in rapporto anche alla visiera, se è colorata o meno.

Vademecum per una guida sicura:

  • utilizzare occhiali con lenti infrangibili e non in vetro per non causare gravi danni all’occhio in caso di scoppio di air-bag o caduta in moto;
  • quando si perdono le capacità accomodative, prediligere lenti progressive per permettere una contemporaneità di messa a fuoco da lontano, medio e vicino.
  • usare sempre gli occhiali con lenti da sole durante il giorno, ma non troppo scure perché distorcono la percezione del paesaggio circostante. Evitare le lenti fucsia, azzurre e rosa perché alterano i colori, mentre quelle gialle aumentano luminosità e contrasto soprattutto con cielo nuvoloso o nebbia. Ottime le lenti specchiate per chi ha gli occhi chiari e quelle sfumate adatte sia per l’esterno che per l’interno dell’abitacolo;
  • prediligere occhiali da sole di categoria 3 perché filtrano il 10-20% dei raggi solari, mentre per la guida in alta montagna è preferibile la categoria 4, soprattutto al mattino quando la quantità di ultravioletto e luce blu è maggiore;
  • se si sceglie di utilizzare lenti a contatto – preferibilmente giornaliere – ricordarsi di aumentare la frequenza di ammiccamento e idratare spesso l’occhio per evitare la secchezza oculare. Portare sempre con sé un occhiale da vista da sostituire alle lenti a contatto.

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