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Patologie vascolari e Terme: le cure possibili

La Medicina Termale, branca della medicina che utilizza a scopo terapeutico le terapie termali, si va affermando con interesse sempre crescente sia da parte degli operatori del settore sia da parte di tutti coloro che già frequentano centri termali o pensano di farlo.

Infatti, la nascita delle cosiddette Beauty-farm, Spa, dei Centri benessere, ha stimolato considerevolmente il nostro interesse verso questo mondo e ridato alle Terme un significato nuovo, se vogliamo più adeguato al tempo che viviamo. Con essa si studiano i “mezzi terapeutici termali” e le “metodiche di somministrazione” degli stessi.

Terapie termali: quali sono?

I mezzi terapeutici termali sono elementi naturali che posseggono una specifica attività farmacologica e biologica e, dal punto di vista clinico, terapeutica. Essi sono: le acque minerali, le grotte, le stufe ed i fanghi. Possono essere utilizzati mediante varie metodiche, come la idropinoterapia (acqua minerale come bibita), la crenoterapia inalatoria (si fa agire con varie modalità l’acqua minerale direttamente sulle alte e basse vie respiratorie e sull’orecchio medio), crenoterapia irrigatoria (irrigazioni, utilizzata specialmente in affezioni ginecologiche), la balneoterapia (l’idromassaggio e le docce), la peloidoterapia (la fangoterapia), l’antroterapia (permanenza del paziente in ambienti, definiti “grotta” oppure “stufa”, rispettivamente dotati di un microclima particolare caldo-umido oppure caldo-secco).

Malattie Vascolari e Terme

Anche chi è affetto da patologie cardiovascolari può trovare beneficio con la terapia termale. Ciò grazie alle azioni specifiche sull’apparato circolatorio da parte delle acque “carboniche”, in cui l’anidride carbonica è l’elemento attivo principale. Infatti, in seguito al bagno carbogassoso si verificano apertura dei circoli arteriosi collaterali, attivazione capillare, vasocostrizione venosa.

Questi fenomeni si traducono in un abbassamento della pressione arteriosa, un maggior ritorno di sangue al cuore tramite il sistema venoso, un maggior afflusso e deflusso di sangue nel circolo periferico, con conseguente miglioramento della microcircolazione.

Nelle stazioni termali specializzate l’azione specifica dell’acqua è potenziata da metodiche quali idromassaggio, percorsi vascolari in acqua, ginnastica vascolare a secco ed in acqua, provvedimenti posturali, contenitivi, igienici.

Quali patologie vascolari trattare?

Le patologie vascolari che attualmente vengono più frequentemente trattate con le terapie termali sono quelle venose e sono rappresentate soprattutto da: flebopatia ipotonica costituzionale, sindrome varicosa, sindrome post-flebitica, esiti di flebite, distrofie cutanee da stasi venosa, esiti di safenectomia, liposclerosi.

In definitiva, nei pazienti sottoposti ad un completo ed appropriato programma termale è possibile osservare la riduzione fino alla scomparsa degli edemi (gonfiore delle caviglie) e dei dolori crampi formi (“senso di pesantezza”, prurito, dolenzia diffusa) tipici della patologia venosa, nonché l’attenuazione dei problemi cutanei da stasi (cute secca e facilmente “ulcerabile”, colorazione brunastra della cute).

Terapie Termali – Approfondimenti

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Gaetano Luigi Nappi

Il Dr. Gaetano Luigi Nappi è laureato in Medicina e Chirurgia presso Università degli Studi di Firenze e specializzato in Chirurgia Vascolare presso il medesimo ateneo. Ha successivamente conseguito la specializzazione in Idrologia Medica presso l'Università degli Studi di Milano. Già Aiuto Capo Reparto Chirurgia d'Urgenza al Policlinico Militare "Celio" di Roma, è attualmente dottorando di ricerca in “Fisiopatologia chirurgica angio-cardio-toracica e imaging radioisotopico funzionale” (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”) presso l’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare dell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma.