Maternità

Acido Folico e Gravidanza

L’Acido Folico è una vitamina la cui funzione nell’organismo umano assume un’importanza specifica durante la gravidanza. Infatti, l’acido folico “collabora” alla creazione delle nuove cellule, in primis i globuli rossi e le cellule dell’embrione.

Ricerche recenti ci hanno permesso di capire che l’acido folico – assunto prima della gravidanza e durante il primo trimestre – consente di evitare l’instaurarsi dell’anemia (causata dalla rapida riproduzione delle cellule dell’embrione e, dunque, dal maggior “consumo” di globuli rossi). Inoltre abbatte di circa il 50% il rischio della comparsa di due malformazioni del nascituro, cioè l’anencefalia (cioè il mancato sviluppo della calotta cranica) e la spina bifida (la chiusura incompleta dei corpi vertebrali con malformazioni del midollo spinale). Infine, le ricerche più recenti mettono anche in luce un ruolo dell’acido folico nella riduzione del rischio di cardiopatie congenite e labio-palatoschisi ovvero la malformazione del palato e del labbro superiore (labbro leporino).

Acido Folico: come aumentare la quantità quotidiana?

Innanzitutto – ma questa è buona norma in ogni caso – adottando la famosa “Dieta Mediterranea”, ovvero un’alimentazione ricca di frutta e verdura. La Dieta Mediterranea da sola, però, se è da un lato sufficiente a prevenire l’anemia, non basta a far fronte al fabbisogno di acido folico richiesto dalla gravidanza.

Se non vi sono indicazioni diverse, sarà quindi semplicemente necessario prendere una pasticca al giorno di acido folico da 0.4 mg da quando si decide di concepire il proprio figlio fino alla conclusione del terzo mese di gravidanza. A questo proposito, l’acido folico può anche essere assunto attraverso un preparato polivitaminico che potrà dare un supporto più generale alla gravidanza. Consigliandosi con il proprio ginecologo, si potrà individuare il prodotto più adatto

Situazioni particolari

Va tenuto presente come, qualora la futura mamma soffra di diabete o epilessia, o si trovi in condizioni di obesità o, in una precedente gravidanza, si sia verificato un caso di anencefalia o spina bifida, la quantità di acido folico vada elevata – sotto il controllo e su prescrizione del medico specialista – fino a 4 o 5 mg al giorno. Purtroppo, anche l’assunzione di quantitativi supplementari di acido folico, non elimina completamente il rischio delle malformazioni in questione poiché vi sono forme resistenti all’acido folico ma si tratta comunque di una misura di prevenzione da adottare senz’altro.

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emanuelaferaudo@laboratorionomentano.it'

Emanuela Feraudo

La Dr.ssa Emanuela Feraudo, si è laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, ove si è successivamente specializzata in Ginecologia ed Ostetricia con il massimo dei voti. Esercita la sua attività presso diverse case di cura ed ambulatori specialistici della Capitale nonché nell’ambito del Servizio di Radiologia del Poliambulatorio Specialistico Nomentano per quanto attiene l’ecografia ginecologia ed ostetrica.