Pelle

Dermatite atopica: sintomi, cause e terapia

La dermatite atopica, nota anche come eczema atopico, è una malattia infiammatoria recidivante o cronica (si alternano fasi acute a periodi di remissione), non trasmissibile, che interessa la zona della cute.

Il termine “atopica” (dal greco a-topos: privo di luogo preciso) indica l’assenza di una collocazione specifica della malattia.

Dermatite Atopica: di cosa si tratta?

Questa patologia colpisce entrambi i sessi e si presenta soprattutto in età infantile (colpisce il 15-20% dei bambini compresi nella fascia di età da 0 a 10 anni), ma a volte può manifestarsi anche tardivamente in età adulta. In alcuni casi tende a svanire spontaneamente in età adolescenziale. I soggetti a più alto rischio sono quindi i neonati, in quanto non hanno un sistema immunitario ancora ben formato, e persone con una cute estremamente reattiva a diversi stimoli.

La dermatite atopica non si manifesta esclusivamente a livello cutaneo, ma tende a progredire andando ad interessare anche le mucose. Dunque, nei pazienti affetti da questa patologia possono verificarsi rinite e rino-congiuntivite allergica e ricorrenti episodi di asma.

Quali sono le cause?

La dermatite atopica è causata da diversi fattori, che possono essere costituzionali, genetici e ambientali. Questi fattori alterano la barriera cutanea, andando a modificare il metabolismo dei lipidi, presenti nell’epidermide.

Tra le cause scatenanti ci sono il cambio di stagione e lo stress psicofisico.

Dermatite atopica: i sintomi

La dermatite atopica si manifesta con sintomi specifici, quali: eritemi, cute secca e pruriginosa, eczemi, croste e vescicole. Può presentarsi in forma lieve o più grave, causando prurito più o meno intenso. La secchezza della pelle e l’intenso prurito sono costantemente presenti causando una pessima qualità del sonno e della vita in generale, che si ripercuote anche su quella dei familiari, nel caso di pazienti in età pediatrica.

Le zone colpite da questa malattia sono il volto, le mani, le ginocchia, la piega interna dei gomiti, i polsi, le caviglie, il collo e il torace.

La terapia

Una volta riscontrati uno o più di questi sintomi, il primo passo da compiere è quello di recarsi da un dermatologo o da un pediatra.

Poiché si tratta di una malattia cronica, il paziente necessita di continue attenzioni sia terapeutiche che preventive. Le possibili terapie vengono scelte in base a fattori quali l’età del paziente, il suo stato psicologico, la gravità della condizione e l’eventuale presenza di ulteriori patologie.

Per trattare forme lievi di dermatite atopica si possono utilizzare farmaci cortisonici topici. Mentre per forme che interessano zone estese della pelle si ricorre alla fototerapia, ossia una tecnica che si basa sull’utilizzo della luce. Per limitare e alleviare il prurito si consigliano antistaminici per via orale.

Prevenire le recidive

Per quanto riguarda la prevenzione di possibili recidive, è importante scegliere bene i tessuti che entrano in contatto con la pelle. Il cotone è quello tradizionalmente consigliato, ma oggi è possibile utilizzare anche alternative: seta privata della sericina, polipropilene, fibre con ioni d’argento.

Approfondimenti

Per approfondire ulteriormente l’argomento potete leggere:

Share Button

Margherita Chiara Sestili

Diplomata nel 2020 al liceo classico Gaio Valerio Catullo di Monterotondo. Laureata alla triennale in Scienze della Comunicazione sociale presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma. Attualmente frequenta il primo anno di magistrale in Scienze della Comunicazione sociale presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma.